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Francesco Tavella

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La comunità di Vibo Marina attonita per la morte di Francesca Tavella affetta da un raro male genetico che non le ha dato scampo

VIBO MARINA – Un destino tragico che si è accanito nel corso degli anni, spegnendo prima la speranza e poi il corpo e la mente. È una storia che fa rabbia. Che fa capire quanto sia disarmante a volte affrontare un fato avverso, che lascia un vuoto profondo non solo nelle persone care ma anche in chi queste persone sfortunate le conosceva anche solo di nome e, in chi ha appreso oggi la loro storia.

Francesca Andrea Kristel Tavella è l’ultima della sua famiglia ad arrendersi ad un male per il quale ancora oggi non c’è cura. Arrendersi, però, senza aver lottato con tutte le sue forze. E l’altro ieri è stato un giorno particolarmente triste quello vissuto dalla comunità di Vibo Marina.

Il 25 aprile è la festa della liberazione. Forse l’unica consolazione per “Fak”, come veniva simpaticamente appellata Francesca, è quella di essersi liberata delle sofferenze. Aveva solo 24 anni ed ha affrontato con coraggio e determinazione una rara e incurabile malattia genetica chiamata atassia spinocerebellare. Un destino terribile che ha condiviso con il padre, la sorella e due cugini. Tutti con lo stesso amaro epilogo, tutti prematuramente scomparsi negli anni passati.

L’atassia spinocerebellare è una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale che colpisce il cervelletto. Causa disturbi motori, di linguaggio e portando all’atrofizzazione dei muscoli e degli organi. Ad oggi non esiste ancora una cura per questo male. È stata una battaglia difficile per “Fak” e la sua famiglia affrontare questa sfida implacabile. Lei però non si è mai arresa; sin dall’inizio, ha affrontato ogni giorno con coraggio e determinazione.

Nonostante i progressivi peggioramenti della sua condizione di salute, Francesca ha continuato a lottare con tutte le sue forze, con l’aiuto amorevole e instancabile della sua mamma, che è sempre stata al suo fianco.La storia di Francesca Tavella “Fak” ha ispirato la comunità di Vibo Marina e non solo; la sua forza d’animo, la sua resilienza e il suo impegno nell’affrontare la malattia con dignità e speranza sono state un esempio per tutti.

Nella comunità di Vibo Marina, la ragazza era conosciuta per la sua gentilezza, i suoi grandi occhi blu, il suo spirito combattivo e la sua risata contagiosa. Era amata e stimata da molti, e la notizia della sua morte ha scosso profondamente il paese.

I funerali si sono svolti ieri, 26 aprile, alle ore 16, in una Chiesa Maria ss. del Rosario di Pompei gremita di gente commossa che ha reso omaggio non solo a Francesca ma a tutta la sua famiglia spentasi in pochi anni in questo modo che, come detto, lascia un vuoto nell’animo e un sentimento di rabbia e al contempo impotenza.

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