X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

AVELLINO- L’amministrazione comunale tenta di imprimere un’accelerata alla riapertura del Centro sportivo comunale, che dopo la chiusura forzata determinata dall’emergenza covid19 non ha più riaperto i battenti, ma per ben altri motivi. Non solo il braccio di ferro giudiziario tra il Comune e la Polisportiva Avellino e l’avviso di sfratto inviato alla società lo scorso 15 maggio, ma anche il recente arresto di tre fratelli Cesaro, proprietari della società gestore del centro irpino con sede a Sant’Antimo, di fatto ha spinto quella che dovrebbe essere l’ex proprietà a non riprendere le attività.

Di qui l’incontro che ieri mattina il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, ha avuto con il nuovo management della Polisportiva che ha di fatto sostituito quello precedente, dopo l’operazione anticamorra dello scorso 9 giugno che, come detto, ha visto coinvolti anche i Cesaro.

“Ho ricevuto un pool di ex magistrati che hanno sostituito il vecchio management nella gestione del Centro sportivo di Avellino- commenta il sindaco a margine dell’incontro a Palazzo di città- Si sono presentati con grande garbo. Loro vorrebbero restare, insieme alla Polisportiva. Noi come amministrazione abbiamo ribadito, in maniera altrettanto pacata e tranquilla, che per quanto ci riguarda, intendiamo portare avanti l’iter avviato”. In sostanza l’obiettivo di Piazza del popolo resta quello di portare a termine la procedura di sfratto avviato lo scorso 15 maggio dal dirigente Michele Arvonio, che dispone “in via amministrativa, il rilascio, immediato e la riconsegna del centro natatorio comunale”.

“Aspettiamo anche novità, se dovessero essercene dalla Prefettura o dal Tarprosegue Festa- ma il nostro obiettivo è riconsegnare la Piscina alla comunità facendo riprendere le attività e consentendo ai lavoratori di ritornare al proprio posto di lavoro. Non dimentichiamo che la chiusura nei mesi scorsi è stata dettata prima da imposizioni normative, tra i vari Dpcm e le ordinanza regionali, poi la mancata apertura del 15 giugno per i motivi che sappiamo e che non sono attribuibili al Comune. L’amministrazione sta portando avanti la vicenda annosa della piscina da prima che ci insediassimo noi e sappiamo che non bisogna sbagliare. Gli iter amministrativi sono ricchi di insidie, ogni piccolo cavillo potrebbe essere impugnato”.

Il prossimo passo, atteso entro la fine di questa settimana, è l’invio delle lettere per la richiesta di offerta ai sei operatori che hanno partecipato alla manifestazione di interesse avviata dall’ex commissario Priolo. “Contestualmente- aggiunge il sindaco- proseguirà l’iter per il rientro in possesso definitivo della piscina comunale”.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE