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AVELLINO- La partenza giovedì mattina alle 5:00 da Avellino, l’arrivo a Przemysl, al confine con l’Ucraina, alle 9:30 del giorno successivo, dopo aver percorso 4036 km in pullman, passando per Kozy e Cracovia. Lì l’assessore comunale Stefano Luongo, insieme ad altri membri delle associazioni “Vera” e “Nuova Dimensione” presieduta da Marco Perrotti, e con il farmacista Alessandro Capozzi, hanno consegnato all’Associazione “Ucraini Irpini” un carico di beni di prima necessità frutto di una raccolta precedentemente organizzata in città. Poi la ripartenza con 36 rifugiati, per lo più donne e bambini, e il ritorno in città sabato sera. Ed ora la catena di solidarietà in tal senso si moltiplica.

“Diverse associazioni ci hanno già contattato perchè voglio bissare la nostra esperienza- commenta Luongo- Personalmente già ero stato in viaggio ad Amatrice nei drammatici giorni del terremoto del 2016. Ogni volto che vede in televisione le immagini di sofferenza e persone che rischiano la vita, sento di dover fare qualcosa che vado oltre alla beneficenza da lontano che pure ha il suo valore e la sua importanza. Tra l’altro non dobbiamo dimenticare che a tutti noi, per svariati motivi, potrebbe capitare di trovarci in una situazione di emergenza. E sono convinto che quasi popolo, a partire proprio da quello ucraino, avrebbe fatto lo stesso con noi, in caso di necessità”.

Una doppia finalità quella del viaggio, con lo scarico di merce sul posto e il ritorno con i rifugiati. “Ne avremmo voluto portare anche di più, ma i posti nel pullman non ci permettevano di fare di più- continua a dire l’assessore- Anche aver portato le provviste al confine è stato fondamentale. Grazie all’Associazione “Ucraini Irpini”, con Oksana Bybliv che ci ha aiutato nelle attività di coordinamento, abbiamo scaricato il carico in quei territori che maggiormente ne avevano bisogno, partire da Kozy. Arrivati al confine abbiamo toccato con mano le conseguenze della guerra. Ho visto con i miei occhi quelle immagini della televisioni. Ho sentito il rumore dei carrarmati che pensavo fossero solo letture dei libri di storia. Non avrei mai pensato che nel 2022 scoppiasse una guerra così pericolosa Una delle immagini più suggestive è stata quella della palestra dove erano ammucchiate quasi 400 persone e speravano di riuscire a fuggire quanto prima”. Come detto il viaggio di ritorno ha portato in Campania 36 persone, di cui 16 ospitate ad Avellino e provincia per lo più da parenti o conoscenti. “Durante il viaggio- aggiunge Luongole madri pregavano e i bambini giocavano. Mangiavano i lecca lecca come fosse la cosa più buona del mondo”. Intanto l’amministrazione comunale di Avellino, con l’impegno assunto nel Consiglio monotematico di qualche giorno fa, è pronta ad aprire le porte del Centro Sociale Della Porta come centro di coordinamento per le associazioni e la prima accoglienza, mentre i comuni dell’Area vasta già stanno pubblicando le prime manifestazioni d’interesse per recepire offerte di strutture da riconvertire per l’accoglienza. “Del resto la destinazione d’uso del Della Porta sarà proprio quella di Casa delle Associazioni- ricorda Luongo- e cominciare a dare ospitalità a tutto coloro che si stanno spendendo per affrontare questa emergenza, è in linea con la nostra idea”.

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