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L’Irpinia degli infermieri risponde presente. Il Moscati rappresenta uno dei pochi ospedali in Italia che non ha dovuto acquistare uno di quei “congelatori speciali” per la conservazione del Pfizer.

Lo aveva già in dotazione nel reparto di anatomia patologica. Inoltre da subito la direzione, in attesa dei cosiddetti rinforzi di organico, ha dato incarico agli infermieri dell’ambulatorio di allergologia, chiuso al pubblico, di sostenere quei colleghi che dovranno per forza di cose, in questa fase iniziale, sostenere funzioni straordinarie per far fronte alla nuova “missione”.

«In Irpinia facciamo registrare una elevatissima adesione alla campagna di vaccinazione da parte degli infermieri. Lo dice a chiare lettere il referente provinciale del sindacato Nursing Up, Calienno. Si va dall’85% del personale in organico all’Asl (compresi i presidi ospedalieri di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi) all’89% del Moscati dove domenica scorsa è andato in scenda il V-day irpino. Nell’ospedale del capoluogo già vaccinate 100 persone. Adesso si è in attesa delle nuove forniture. Complessivamente sono state richieste circa duemila dosi. Rispetto ad altre realtà campane, grazie agli avvisi pubblici messi in atto nei mesi scorsi, patiremo certamente di meno l’assenza di colleghi, ma ovviamente anche noi riteniamo fondamentale che a livello nazionale il bando Arcuri vada in porto».


L’invito del segretario generale è altrettanto chiaro: «Difendiamoli, tuteliamoli, proteggiamoli con misure di sicurezza adeguati e fermiamo i contagi che continuano a dilagare tra gli operatori sanitari. Nel contempo offriamo loro contratti degni di tal nome per una nuova sfida così delicata. E qualora sarà necessario, gli Ordini o le Direzioni Sanitarie sapranno intervenire per punire quei casi isolati di chi non sarà capace di rispondere con qualità umane e professionale all’impegno che gli compete. Ripetiamo solo casi isolati. L’Irpinia con i suoi infermieri rappresenta un bellissimo esempio di laboriosità, spirito organizzativo e qualità umane. Abbiamo fiducia che gli infermieri fino all’ultimo sapranno combattere, come hanno sempre fatto dall’inizio della pandemia, mettendo in campo le loro conoscenze, la loro esperienza, le loro qualità umane».

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