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NAPOLI – Sono stati riconosciuti dalla Digos nei video che hanno immortalato gli scontri scoppiati sugli spalti, con tanto di lancio di fumogeni e altri oggetti, i cinque ultras, quattro liguri e uno napoletano, ai quali sono stati notificati altrettanti arresti in flagranza differita. Tafferugli che hanno «macchiato» l’ultima giornata di serie A e costretto l’arbitro Marchetti a sospendere Spezia-Napoli per ben 10 minuti. I reati contestati ai supporter violenti dello Spezia, che hanno tra 26 e 43 anni, sono rissa, lesioni, possesso di oggetti atti a offendere e scavalcamento della recinzione del terreno, che poi ha determinato anche la sospensione della gara.

I quattro avrebbero partecipato alla tentata invasione di campo dalla Curva Ferrovia, contestuale a quella dei tifosi ospiti dal loro settore, e anche al tentativo di entrare in contatto con i napoletani dopo la partita. L’udienza di convalida degli arresti è prevista per oggi. Due ultras, secondo la Polizia, avrebbero partecipato sia allo scavalcamento della barriera in plexiglas che divide la curva dal terreno di gioco, sia agli scontri avvenuti nel dopo partita con la tifoseria ospite in via 15 giugno. Altri due sono invece stati identificati tra coloro che hanno cercato il contratto con i napoletani. Nei confronti di alcuni degli arrestati, le autorità avevano già emesso in passato il Daspo.

In Questura, comunque, è ancora in corso l’analisi delle immagini che potrebbe portare all’individuazione di altri responsabili degli scontri. L’ultras arrestato a Napoli, invece, è un 51enne del quartiere Vomero con precedenti penali. Anche lui è stato individuato grazie alle immagini dei tafferugli. Secondo quanto si apprende la Digos di Napoli sta concentrando la propria attenzione sul gruppo dei Fedayn, tra i cui componenti ci sarebbero altri protagonisti degli scontri che si sono protratti anche nel post partita. Anche a lui viene contestato lo scavalcamento, l’utilizzo di oggetti atti a offendere e, soprattutto, di avere causato, con le sue azioni violente, la sospensione del match. Per il fatto che l’uomo è risultato l’unica persona in grado di prendersi cura della madre e della sorella portatrici di handicap, al 51enne sono stati concessi gli arresti domiciliari. Nell’abitazione, sottoposta a perquisizione, gli agenti hanno sequestrato anche oggetti che sarebbero stati usati per colpire i rivali dello Spezia. Per l’ultras napoletano l’udienza di convalida dell’arresto è prevista nei prossimi giorni.

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