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NAPOLI – A memoria d’uomo, il calcio si è “stoppato” solo in occasione della Grande Guerra, ragion per cui si sta cercando in ogni modo di combattere questo maledetto virus, che sta flagellando tutto e tutti, con norme che evitino in maniera esemplare tutti i possibili affollamenti, ed in particolare quelli derivanti dall’assiepamento sugli spalti durante le partite di football: tutto giusto, per carità, ma era ed è difficilmente tracciabile una scelta diversa dalle porte chiuse. Tutto accettato, in primis dalle società e dai loro Presidenti, che pur di non falsare il torneo, hanno “digerito” i mancati incassi, e, forse, percepiranno qualche “rimborso” dalle tv che registreranno, di certo, un surplus di videoutenti, con incremento di flussi di denaro provenienti dagli sponsor e dai contratti che stipuleranno con coloro che non vorranno rinunciare al match della squadra del cuore. Ed ecco la norma emanata dalla lega cui dovranno attenersi le società, con dovizia di precauzioni, soprattutto per quelle ospitanti. Alcune potrebbero portare al sorriso, ma così non sarà, ben coscienti che il contagio è sempre più vivo e facile ad espandersi. Noi ve le riportiamo per esteso, convinti che anche il calcio ne soffrirà e sopporterà, come sta accadendo per aziende, scuole, industrie e tutto il mondo lavorativo, non dimenticando che anche il mondo pallonaro genera un indotto non da poco e molti suoi operatori ne sono dipendenti in termini economici.

LEGA SERIE A PARTITE A PORTE CHIUSE REGOLE

 La Lega  Serie A ha fatto chiarezza su come verranno disputate le partite a porte chiuse fino al 3 aprile. Nel comunicato, riportato integralmente, si evince chi potrà essere presente allo stadio:

“A causa del protrarsi dell’emergenza Coronavirus e in applicazione delle nuove disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri e alla luce del Comunicato Ufficiale FIGC n 173/A del 4 marzo 2020, che ha decretato la disputa di tutte le competizioni sportive calcistiche a porte chiuse, la Lega Nazionale Professionisti Serie A dispone che i club predispongano:

a) un servizio medico sanitario dotato di scanner per la rilevazione delle temperature agli ingressi dello stadio di tutti i soggetti au­torizzati;
b) un documento riassuntivo con tutte le norme igienico-sanitarie adottate in ciascun impianto sportivo, prima dello svolgimento di ciascun evento, da presentare alle Autorità in caso di richiesta;
c) una modulistica, a mezzo di autodichiarazione, atta a certificare che i soggetti ammessi all’interno dell’impianto abbiano attivato tutte le misure di controllo e prevenzione necessarie a ridurre il rischio di contagio e a salvaguardare gli interessi degli individui, anche con specifico riferimento alle misure di cautela volte a prevenire la diffusione del C0VIDÌ9.

Sono ammesse le seguenti categorie di soggetti, oltre ai calciatori, ai direttori di gara e agli altri componenti lo staff tecnico e dirigenziale delle due squadre:

a) Il personale tecnico con funzioni strettamente connesse all’organizzazione della gara nel numero complessivo di massimo 100 unità (a titolo esemplificativo.
ma non esaustivo: i raccattapalle, i manutentori del campo, gli operatori di pulizia delle aree interessate).
b) Gli incaricati delta Procura Federale, i Delegati Lega, i Medici Anti-Doping e i rappresentanti della Commissione Federale Antidoping;
c) Gli addetti della Sicurezza Pubblica, gli steward previsti nelle aree interessate, i VVFF e gli operatori di Pronto Soccorso, secondo le indicazioni approvate dal GOS;
d) Gli operatori televisivi e i giornalisti delle sole emittenti titolari dei diritti di trasmissione dell’evento live;
e) I fotografi ufficiali e i social media manager di entrambe le squadre;
f) gli operatori dell’informazione (giornalisti e fotografi) preventivamente autorizzati
dal club ospitante ad accedere allo stadio, in un numero massimo di 50 unità e solo subordinatamente alla capacità delle Società di garantire la piena ottemperanza delle norme previste dai vari DPCM in materia. Per gli operatori dell’informazione dovrà essere previsto un ingresso dedicato che non consenta alcuna commistione con i tesserati. In Tribuna stampa, tutti giornalisti e i fotografi, accreditati dovranno essere posizionati mantenendo una distanza di almeno 2 metri. I soli fotografi ufficiali dei due Club potranno accedere al terreno di gioco. Gli altri fotografi eventualmente ammessi dovranno essere previsti alternativamente in tribuna stampa o eventualmente in altro settore dello stadio stabilito dalla Società ospitante, non potendo essere ammessi nella usuale posizione a bordo campo.

Gli operatori televisivi e i giornalisti delle emittenti titolari dei diritti di trasmissione live nazionale (SKY. DAZN. Radio RAI), un’emittente estera e i club channel ufficiali potranno svolgere le attività previste dai pacchetti a loro assegnati (il calciatore e/o l allenatore dovranno essere dotati di un auricolare “monouso”, mentre l’audio dell’intervistato dovrà essere registrato attraverso un microfono ‘

boom” direzionale).
Non verranno effettuate interviste ai tesserati all’arrivo pullman e non si terranno la conferenza stampa post partita e le interviste nella mixed zone.
Non verranno effettuate le interviste Mini-flash e Super-flash sul terreno di gioco, né le riprese negli spogliatoi pre e post riscaldamento.
Per evitare la permanenza a lungo in luoghi chiusi di un elevato numero di persone sarebbe opportuno che i giornalisti lavorassero, al termine della gara, dalle postazioni in tribuna stampa.

Il Cerimoniale di Gara verrà attuato in forma ridotta e pertanto:

– L’ingresso in campo delle squadre avverrà in assenza di bambini e/o altri accompagnatori dei giocatori e degli ufficiali di gara:
– Una volta completato l’allineamento, i calciatori non effettueranno il saluto pre-partita.
Le medesime misure, ove applicabili, sono da intendersi valide anche le gare del Campionato Primavera 1 TIM.

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