X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Nella mattinata di oggi, 23 Marzo, un attacco hacker avrebbe colpito i computer di Trenitalia e Rfi.

Ferrovie, infatti, nelle ore precedenti alla comunicazione, aveva rilevato sulla rete informatica aziendale «elementi che potrebbero ricondurre a fenomeni legati a un’infezione da CryptoLocker». Il virus, che avrebbe colpito la rete informatica aziendale, è una forma di ransomware che infetta i sistemi Windows criptando i dati della vittima, che vengono decriptati solo dietro la richiesta di pagamento.

Ipotesi sull’attacco hacker a Trenitalia

Secondo alcuni esperti di sicurezza informatica la tipologia degli attacchi sarebbe tipica degli hacker russi. Ma la violazione potrebbe attribuirsi anche a semplici criminali a caccia di denaro dato il precedente nella regione Lazio, quando la Polizia postale, nell’agosto 2021, analizzando la Vpn, ovvero la rete virtuale utilizzata per accedere a un sistema informatico da un computer remoto, scoprì che dei criminali avevano utilizzato le credenziali di un impiegato, per entrare nel sistema della Regione e violarne la sicurezza.

Tornando all’attualità, sono state avviate verifiche da parte dei tecnici del sistema di trasporto ferroviario italiano.

Gli effetti sulla circolazione ferroviaria

I responsabili del sistema ferroviario italiano hanno comunicato, inoltre, che «in via precauzionale sono state disattivate alcune utenze dei sistemi di vendita dei biglietti fisici di Trenitalia». Di conseguenza per diverse ore non è stato «possibile acquistare titoli di viaggio nelle biglietterie e self service nelle stazioni, mentre è funzionante la vendita online».

I responsabili hanno aggiunto, inoltre, che l’attacco non ha registrato un rallentamento della rete ferroviaria il cui traffico «procede con regolarità».


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE