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ROMA – Il governo Conte ottiene la fiducia a Palazzo Madama con una maggioranza relativa. I numeri per il governo Conte, dopo la maggioranza assoluta sancita ieri alla Camera dei Deputati, si sono ristretti al Senato come ampiamente previsto.

Alla fine, dopo il giallo sul voto in extremis prima negato e poi concesso al senatore Alfonso Ciampolillo del M5S grazie al ricorso al video richiesto dalla presidente del Senato Casellati, l’esecutivo ha ottenuto 156 voti favorevoli, 140 contrari e 16 astenuti. Italia viva, come già precedentemente annunciato, ha optato per l’astensione, ma i voti del partito di Renzi inizialmente previsti erano 18. Il senatore Riccardo Nencini, anche lui coinvolto nella bagarre della chiama, ha votato la fiducia.

Caos in Forza Italia per i sì concessi da Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin. I due dissidenti sono stati scaricati dal partito a voto ancora in corso.

Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno annunciato di voler incontrare il Presidente della Repubblica Mattarella. «Il governo non ha la maggioranza assoluta – ha dichiarato la leader di fratelli d’Italia – non può andare avanti.


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