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Il fisico Carlo Rovelli

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FAVE & pecorino, pecorino & fave. Passata la festa, gabbato il Primo Maggio. Il Governo non fa vacanza e si riunisce in consiglio. Ed è tutto uno sconcerto dal Concertone. Chi non lavora non fa l’amore. Come un tempo Adriano Celentano e Claudia Mori così, oggi, Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti fanno il gran dispetto al sindacato: raddoppiano il taglio al cuneo fiscale. Con Giorgetti, poi, che la butta proprio pesante: «Aiutiamo i lavoratori, non i lettori di Vogue». La falce, si sa, non fa più pensare al grano, il grano invece fa pensare ai soldi e così il ministro dell’Economia sminuisce il significato profondo dei cicli positivi di circolarità fuori dal modello lineare.

Il concetto, questo dei cicli positivi fuori dalla circolarità, su cui il segretario del Pd impone la sua battaglia è a noi è ostico. E figurarsi quanto possa esserlo per Giorgetti che, poveri noi, non capisce un’acca di armocromia, quella con cui Schlein – capo degli operai, dei braccianti e dei minimi salariali – abbina il proprio trench. Ed è ora e sempre fave & pecorino, pecorino & fave. Il fisico Carlo Rovelli tuona un’intemerata contro il ministro della Difesa Guido Crosetto e s’è capito che dopo Roberto Saviano, dopo Carola Racketa, dopo Veronica Lario in guerra col marito Silvio, dopo la sardina Mattia Santori, dopo lo stesso Giuseppe Conte indicato dallo stratega Goffredo Bettini quale riferimento dell’area progressista – tra pecorino & fave, fave & pecorino – una nuova stella nel firmamento della sinistra è apparsa: il fisico Carlo Rovelli.

Della scampagnata del Concertone non si butta niente. Passata la festa, incassato il Primo Maggio. Fave & pecorino, pecorino & fave.


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