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Non fatevi ingannare dalle foto delle ultime settimane, con milioni di italiani a popolare le vie dello shopping creando più di un grattacapo al governo che ha risposto con l’ennesima stretta. Al di là della narrazione quotidiana ci sono abitudini di vita che mutano, forse per sempre, sull’onda dell’emergenza sanitaria.

Così da un’indagine di Compass ripresa da Brand News si scopre, a dispetto di file e presunti assembramenti fuori dai negozi, che la spesa per i regali di Natale quest’anno subirà un calo del 13%. Colpa della crisi economica portata in dote dalla pandemia ma anche della paura del contagio.

Nell’ambito di un budget ridotto e nonostante il cashback (destinato solo a chi fa compere in un esercizio fisico), infatti, si registra un vero e proprio boom dell’ecommerce, cui – secondo la stessa ricerca – si sta rivolgendo il 32% dei nostri concittadini, in particolare se il prodotto scelto per il presente è un elettrodomestico. Che il Covid abbiamo dato una spinta decisiva agli acquisti online lo dimostra anche un sondaggio del Gruppo Bva condotto su alcuni Paesi europei secondo cui il 67% dei nostri giovani compresi nella fascia di età compresa fra 16 e 24 anni ha dichiarato di aver incrementato il ricorso al web per i propri consumi.

Nel complesso il 49% degli italiani mostra uno spiccato orientamento per l’ecommerce, dato che ci colloca solo alle spalle degli inglesi (52%) e prima dei francesi (36%). L’attitudine non è priva di incognite e rischi fra cui spicca quello delle truffe online. Sul punto è di recente intervenuta la Polizia postale parlando di un aumento del fenomeno, in questo periodo dell’anno, pari al 90%. Ne è venuto fuori un vademecum rivolto agli utenti e pubblicato sul sito istituzionale.

Operazione simile ha fatto DeRev, azienda di servizi e strategie digitali, crowdfunding e comunicazione sui social media, che ha redatto un decalogo di semplice consultazione. La prima regola è quella di accedere sempre da un device (pc, smartphone, tablet ecc.) protetto e dotato di antivirus e firewall aggiornati. Bisogna poi diffidare delle mail che provengono da indirizzi sconosciuti.

È bene, quindi, non cliccare mai su link sospetti che arrivano nella nostra casella di posta. Simile premura va applicata anche sui social network, soprattutto Instagram e Whatsapp, dove circolano messaggi ingannevoli legati ad hashtag virali come #sconti e #giveaway, spesso provenienti da account fasulli.

Quando si naviga sui siti dell’ecommerce è poi importante verificare che l’url cominci con https://, con la “s” finale che certifica la sicurezza della connessione. Nonostante la comodità del commercio elettronico sia quella di potervi accedere da qualunque luogo è buona regola non utilizzare un wi-fi pubblico o condivido. Se ciò non fosse possibile occorre fare logout al termine dell’operazione.

A dispetto della memoria è, poi, fondamentale perdere la cattiva abitudine di registrarsi sempre con la stessa password (che spesso è identica a quella di email, home banking e social media). All’approfondimento sul venditore sono dedicate due diverse regole del decalogo. Occorre, innanzitutto, studiarsi con attenzione le sezioni “Chi siamo” e “Contatti”.

In seguito bisognerà verificare la presenza di alcune informazioni, riguardanti l’azienda, il prodotto, il metodo di pagamento, l’esistenza di un servizio dedicato al cliente e il diritto di recesso. Infine è opportuno finalizzare gli acquisti senza inserire i dati della propria carta ma utilizzando intermediari come Satispay e Paypal.


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