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Una discoteca

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Un fondo per le attività che resteranno chiuse, come discoteche e sale gioco, che potrebbero veder legata la loro riapertura all’utilizzo del green pass. È uno dei pilastri del nuovo schema in due tempi degli indennizzi, per i quali la dote sale da 14 a 18 miliardi, 4 in più, di cui circa la metà finanziata con i risparmi del precedente decreto Sostegni. Per il resto si attingerà ad altre pieghe del bilancio. Il confronto nella maggioranza prosegue e la sintesi politica, difficile da trovare, rischia di allungare ancora i tempi degli aiuti.

LE TRATTATIVE

Il governo stringe e punta a varare il decreto giovedì, ma le trattative su alcuni temi caldi potrebbero richiedere più tempo. In particolare, resta ancora da definire il pacchetto fiscale, mentre l’ipotesi di far slittare di un altro mese, al 30 giugno, il termine di sospensione delle cartelle e dei pignoramenti, che un comunicato del Mef fissava al 31 maggio, è ancora oggetto di valutazione. Resta in sospeso anche il tema degli incentivi fiscali alle fusioni bancarie, ovvero la possibilità di trasformare in credito d’imposta le imposte differite attive, le cosiddette Dta.

Altro dossier caldo: Alitalia. Il governo sta valutando di inserire un finanziamento di 100 milioni di euro per garantire l’operatività della compagnia in attesa che si sblocchi la trattativa con la Ue per l’avvio di Ita, che potrebbe contare su un finanziamento di circa 800 milioni di euro. 

LE MISURE

Cuore del provvedimento la nuova tornata di ristori scaglionata in due fasi: subito la replica dei contributi automatici a fondo perduto sulla base della perdita di almeno il 30% del fatturato tra 2020 e 2019, una sorta di acconto, con un’integrazione per le chiusure dei primi tre mesi dell’anno. Una partita che vale in tutto circa 14 miliardi. E poi un fondo di perequazione per garantire un conguaglio di fine anno sulla base dei risultati di esercizio, al quale saranno destinati i 4 miliardi aggiuntivi.

 Parte di questo fondo, ancora non quantificata, o un altro fondo ad hoc gestito dal Mef e dal Mise, servirà per risarcire le attività che resteranno chiuse e che non fatturano da mesi, come sale gioco e discoteche, per le quali si ragiona su una sorta di forfait, come annunciato dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Per andare incontro al settore del gioco, che è stato fortemente colpito, si valuta anche una proroga delle concessioni di raccolta delle scommesse in scadenza il 30 giugno.

«Ci sarà un fondo dedicato a coloro che anche questo decreto tiene chiusi, gestito da Mise e Mef che cercherà puntualmente di identificare i soggetti che non hanno la possibilità di fatturare da mesi o anni e cercheremo di intervenire con una sorta di forfait» ha detto Giorgetti, che ha proposto anche di utilizzare il green pass per accedere in discoteca o nelle sale da ballo.

Tra le misure in arrivo, il potenziamento del bonus vacanze, che potrebbe essere utilizzato per più strutture e direttamente nelle agenzie di viaggio, e altre 4 mensilità di Reddito d’emergenza.

IL PACCHETTO LAVORO

Nel pacchetto lavoro che il governo si appresta a definire, oltre a una serie di interventi volti a scongiurare le conseguenze della fine del blocco dei licenziamenti, ci sono anche altri 2 mesi di indennità per stagionali e lavoratori del turismo e dello spettacolo. Il ministero del Lavoro punta a introdurre il contratto di rioccupazione da applicare a tutti i settori, che sarà legato alla formazione e a un periodo di prova (massimo sei mesi) con sgravi contributivi al 100% che vengono restituiti nel caso in cui il lavoratore non viene poi assunto.

Tra le proposte del ministro Orlando, anche quella di prevedere per le aziende che a giugno vedranno sbloccati i licenziamenti e che hanno registrato un calo del 50% del fatturato, la possibilità’ di stipulare un contratto di solidarietà che porterebbe la retribuzione al 70%. Si valuta anche di abbassare la soglia a 100 dipendenti, sia per lo scivolo che per la riduzione dell’orario, nel contratto di espansione, e di prevedere sgravi contributivi del 100% per le aziende del commercio e del turismo che assumono e non licenziano.

 Saranno stanziati circa 600 milioni per i Comuni da destinare agli sconti Tari per le attività che non fatturano da mesi. Confermati anche il rinvio della plastic tax a gennaio, un nuovo fondo per il wedding e per lo sport, un rifinanziamento del fondo montagna di circa 100 milioni, altri 500 milioni per la scuola e altrettanti per i Comuni da destinare ai buoni per la spesa, gli affitti e i pagamenti delle utenze domestiche delle famiglie in difficoltà. 


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