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Elisa Ferreira

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«L’Italia è uno dei maggiori beneficiari Ue del fondo di ripresa e resilienza, riceverà finanziamenti tre volte superiori rispetto ai tempi normali e la mia preoccupazione è che li sappia spendere bene. Credo che sia un Paese affascinante, ha l’arte, il design, la bellezza del territorio, può quindi ben tradurre e rappresentare concretamente i valori del nuovo Bauhaus europeo, anche con i fondi che avrà a disposizione».

Così la commissaria europea per la Coesione e le politiche regionali, Elisa Ferreira, durante un’intervista al Quotidiano del Sud in occasione della presentazione dei premi per il nuovo Bauhaus europeo. Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha lanciato una competizione, che rientra nella prima fase dell’iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo, per premiare progetti di rigenerazione urbana già realizzati che sono riusciti a tradurre i valori della sostenibilità, inclusione e bellezza per ispirare nuove idee emergenti in tutta Europa. Il premio fa parte della fase di design del nuovo Bauhaus europeo promosso dalla Commissione Ue lo scorso ottobre. L’Europa sta tentando di ripartire proprio dalla realizzazione di città più sostenibili, belle e inclusive con il supporto di artisti, architetti, ingegneri e giovani professionisti. In questo progetto, secondo la commissaria, il nostro Paese può essere un importante modello.

«Credo che in Italia ci si possa organizzare per candidarsi ai premi del Bauhaus europeo, perché il territorio ha già una bellezza naturale, una tradizione, una storia che veramente pochi Paesi hanno» ribadisce Ferreria. Ma allo stesso tempo, la commissaria insiste anche su una questione fondamentale per il nostro Paese: migliorare la capacità di spesa e assorbimento dei fondi Ue.

«L’Italia ha tanti progetti in tutte le regioni, non ha bisogno di altri fondi, deve piuttosto riuscire a spendere nel migliore modo possibile quelli che già ci sono» spiega Ferreira. La commissaria ha poi ricordato di essere stata già in contatto, in precedenza con il precedente ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, e attualmente con la ministra Mara Carfagna «per dare supporto alla pubblica amministrazione perché possa veramente rinforzarsi» nell’utilizzo dei finanziamenti europei per lo sviluppo e la crescita dei territori. Secondo la commissaria anche i fondi Ue provenienti dal piano di ripresa e resilienza «devono essere utilizzati a supporto dei territori locali per svilupparsi in modo armonioso e per investire veramente sulla qualità dell’ambiente, degli edifici, delle case popolari, degli spazi pubblici affinché i cittadini si sentano a proprio agio e partecipi di questo spirito dell’Ue e di questo ambizioso progetto». La qualità di strade ed edifici, ha un impatto sulla vita dei cittadini e nel modo in cui si affrontano le sfide quotidiane.

«Parliamo della qualità di vita delle persone, del modo in cui immaginiamo di utilizzare e costruire i nostri spazi pubblici», spiega la commissaria. «L’obiettivo – ha aggiunto – è creare spazi dove le persone si trovino bene, che non devono essere lussuosi, ma accessibili e pratici e per questo stiamo mobilitando sindaci, architetti, designer per lavorare insieme così da poter tutti beneficiare di una migliore qualità della vita e godere degli spazi pubblici e a questo scopo sono fondamentali tre elementi: estetica, sostenibilità e inclusione». La Commissione ha ripreso il concetto di Bauhaus, della scuola di design di Berlino di Walter Gropius, per rimodellare le nostre vite quotidiane su questi valori di bellezza, relazione con l’ambiente, energia sostenibile per raggiungere l’obiettivo della neutralità dal carbonio nel 2050 e inclusione per migliorare la qualità della vita di tutti.

«Il nuovo Bauhaus europeo – afferma Ferreira – è un’iniziativa molto ambiziosa e la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen ha avuto molto coraggio a lanciare questo progetto, è una sfida interessante. Dobbiamo avere bellezza nelle nostre vite quotidiane». Il nostro Paese, secondo Ferreira, ha una responsabilità in questo «perché se uno vuole vedere la bellezza va in Italia, che può quindi dimostrare di essere un esempio a cui ispirarsi per il Bauhaus» ha detto.

La condivisione è la chiave del nuovo progetto «siamo qui per imparare gli uni dagli altri, e siamo pronti a imparare anche dall’Italia» ribadisce la commissaria. Ferreira si aspetta che, con questa iniziativa di rigenerazione urbana, il social housing e gli spazi pubblici siano pensati per essere più inclusivi, grazie anche alla collaborazione di sociologi, che le famiglie possano vivere in case popolari più accoglienti, che i bambini possano avere una qualità di vita migliore e avere degli spazi pubblici per giocare. Nel dettaglio, entro il 31 maggio, organizzazioni e singoli individui si potranno candidare al bando per i premi del Bauhaus europeo in dieci diverse categorie dedicate alla rigenerazione urbana e rurale, agli spazi pubblici e al social hounsing. In ciascuna delle categorie ci sono due filoni di competizione paralleli: la prima dedicata ai progetti già realizzati al momento della domanda e la seconda, New European Bauhaus Rising Stars, alle nuove idee di giovani talenti di età pari o inferiore ai 30 anni. I vincitori della prima sezione riceveranno una somma di 30 mila euro, gli altri 15mila.


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