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MILANO – Si riparte. A poco più di un mese dalla finale di Europa League persa col Siviglia e dopo un confronto con la società che ha riportato il sereno, Antonio Conte si prepara a una nuova stagione. Domani l’Inter fa il suo debutto con la Fiorentina ma è inevitabile tornare a quanto successo qualche settimana fa, quando il rapporto fra il tecnico e la società nerazzurra sembrava irrimediabilmente incrinato.

«Non parlerei di incomprensioni, ci sono stati confronti sulle vedute, anche diverse, ma in tutte le buone famiglie è giusto che ognuno esponga le proprie ragioni, giuste o sbagliate che siano – chiarisce Conte – Ci sono stati sempre confronti onesti e leali con chi lavora per il club, da parte mia c’è grande serenità e voglia di continuare a fare ciò che so fare meglio, lavorare insieme ai calciatori. Siamo pronti per iniziare una nuova stagione, molto più difficile dell’anno scorso».

Per quanto riguarda la nuova stagione, «è sempre difficile fare pronostici o dare percentuali. L’anno scorso dissi che avevo sposato il progetto Inter perché per me era importante avere la percezione di avere anche pochissime speranze di poter vincere, e avevo ragione perché siamo arrivati vicini a vincere qualcosa e siamo stati protagonisti in tutte le competizioni. Vince una sola squadra, però questo non deve oscurare quello che abbiamo fatto”. Dall’Inter ci si aspetta però ora che torni a vincere.

«Nessuna squadra ha l’obbligo di vittoria, perché nessun allenatore può assicurare al cento per cento di riuscire a vincere – replica Conte – Squadre come l’Inter hanno l’obbligo di essere protagoniste, di essere competitive fino alla fine. Essere tra i protagonisti durante l’anno, questo deve essere il nostro obiettivo, cercare di essere nelle competizioni fino alla fine della stagione, poi ne vince una e l’anno scorso non siamo stati noi. Però si è parlato poco di quello che abbiamo fatto, cioè qualcosa di straordinario».

In collaborazione con Italpress


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