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L'ex ministro ed ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno

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Gianni Alemanno, arrestato e portato a Rebibbia, per aver violato gli obblighi imposti dai magistrati di sorveglianza


Arrestato la notte di Capodanno e portato a Rebibbia l’ex ministro e ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno. L’accusa è di aver violato gli obblighi imposti dai magistrati di sorveglianza.

Revoca dei servizi sociali per l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, portato la sera di Capodanno nel carcere di Rebibbia. Alla base del provvedimento ci sarebbero presunte trasgressioni nello svolgimento della pena alternativa. Concessa all’ex sindaco dopo la condanna definitiva a 1 anno e 10 mesi di reclusione per l’accusa di traffico d’influenze nell’ambito di un filone dell’inchiesta “Mondo di Mezzo“.

Mafia Capitale aveva portato alla luce un sistema corruttivo che coinvolgeva politici e imprenditori. Alemanno era stato riconosciuto colpevole di aver favorito lo sblocco di pagamenti dell’azienda comunale Eur Spa in favore di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati. Il Tribunale di Sorveglianza aveva accolto l’istanza della difesa, permettendo ad Alemanno di svolgere lavori socialmente utili presso una struttura che accoglie ragazze madri, famiglie in difficoltà e vittime di violenze, con l’obiettivo di favorire il loro reinserimento sociale. Tuttavia, le trasgressioni segnalate hanno portato alla revoca di questa misura alternativa.

L’avvocato difensore di Gianni Alemanno, Edoardo Albertario, ha confermato il fatto ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni. La misura alternativa alla detenzione fu concessa all’ex sindaco dopo la condanna definitiva a 22 mesi per traffico illecito di influenze, che gli era stata inflitta dai magistrati romani nell’ambito del processo dell’inchiesta “Mondo di Mezzo” dove erano imputati, tra gli altri, l’ex Nar, Massimo Carminati e il ras delle cooperative romane, Salvatore Buzzi.

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