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Avrebbero fatto esplodere una bomba carta, danneggiando l’attività commerciale di un piccolo imprenditore di Corato. Per questo quattro persone, tre uomini e una donna, fra i 30 e i 37 anni, sono state arrestate dai carabinieri del nucleo investigativo di Bari.

In un’indagine coordinata dalla Procura di Trani, il gip ha emesso le misure cautelari a carico dei quattro indagati: i tre uomini sono ora in carcere e la donna agli arresti domiciliari. Nei loro confronti ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza per estorsione aggravata in concorso e detenzione e porto di ordigno esplosivo.

L’episodio risale alla notte tra il 17 e il 18 novembre. L’ordigno era di elevata intensità e venne piazzato a scopi estorsivi. Le indagini erano partite subito dopo l’attentato e, attraverso la visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona e  alcuni testimoni, I Carabinieri sono riusciti a ricostruire gli eventi.

Secondo l’accusa, l’imprenditore già da tempo era vittima dei quattro. Gli indagati, per estorcere denaro, avrebbero attuato una messinscena facendo credere all’uomo che fosse pendente, presso la Procura, un procedimento penale a suo carico, simulando anche una telefonata con un finto magistrato barese. Così l’uomo ha pagato somme di denaro per seimila euro complessivi. Quando non si è più mostrato disponibile a pagare, gli indagati sarebbero passati alla minacce e poi alla bomba.

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