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Ucciso a coltellate in casa a Santo Spirito (Bari): l’autopsia svela la brutalità del delitto. Nessuna traccia dell’assassino. Indagini in corso.


BARI – Un omicidio che ha sconvolto la tranquilla comunità di Santo Spirito, quartiere sul litorale a nord di Bari. Francesco Dogna, 63 anni, è stato trovato esanime mercoledì scorso nel suo appartamento, brutalmente ucciso con decine di fendenti. L’autopsia eseguita dal dottor Davide Ferorelli, dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, ha confermato la gravità e la violenza dell’omicidio: numerosi colpi di coltello inflitti con brutalità. L’esame autoptico, durato oltre otto ore, ha fornito dettagli drammatici, ma non ha ancora risolto l’enigma dell’arma del delitto, che al momento rimane ignota.

UCCISO A COLTELLATE IN CASA NEL BARESE: IL MISTERO DEL KILLER

A tenere viva la speranza degli investigatori sono le tracce lasciate dal killer. Sulle scale del condominio e per le strade circostanti sono state rinvenute numerose macchie di sangue, alcune delle quali potrebbero appartenere al carnefice stesso, suggerendo che l’assassino potrebbe essere stato ferito durante l’aggressione. Gli esperti dell’Arma dei Carabinieri stanno eseguendo accertamenti sul sangue rinvenuto, tra cui un test del DNA, che potrebbe rivelare ulteriori indizi sulla sua identità.

L’inchiesta, coordinata dalla PM Carla Spagnuolo, sta concentrando l’attenzione anche sulle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Si spera che queste possano aver registrato momenti cruciali, come l’arrivo del killer nell’appartamento al civico 14 di via Torino e la sua fuga, pochi istanti dopo il delitto.

UN DELITTO CHE LASCIA DOMANDE SENZA RISPOSTA

Una delle scoperte più inquietanti riguarda le modalità dell’ingresso nell’appartamento della vittima. Non sono stati riscontrati segni di effrazione, il che fa pensare che Francesco Dogna abbia aperto la porta al suo assassino, forse qualcuno che conosceva. Quando il corpo è stato ritrovato, era prono in una pozza di sangue, con evidenti segni di violenza. L’appartamento appariva in uno stato di disordine, ma non sembrano esserci segni di un tentativo di rapina.

A scoprire il corpo sono stati la sorella e il cognato della vittima, preoccupati per non aver ricevuto notizie di Francesco dalla sera precedente. Le loro testimonianze potrebbero essere cruciali per ricostruire gli ultimi attimi della vita del 63enne. Inoltre, alcuni residenti del quartiere hanno riferito di aver sentito delle urla provenire dall’appartamento la notte in cui è stato commesso l’omicidio.

INDAGINI IN CORSO

L’assassinio di Francesco Dogna getta una lunga ombra sul quartiere di Santo Spirito, dove la paura si mescola alla rabbia. Le indagini sono in corso, ma al momento nessuna ipotesi è esclusa.

Il pubblico ministero Spagnuolo, insieme ai carabinieri, continua a lavorare intensamente per dare un volto al responsabile di questo omicidio. La comunità di Bari aspetta risposte, mentre i familiari della vittima sperano di trovare giustizia per Francesco Dogna, un uomo che ha perso la vita in circostanze tanto tragiche quanto incomprensibili.

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