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L'alga tossica (ostreopsis ovata)

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L’ultimo report dell’Arpa Puglia registra la presenza molto abbondante di cellule di Ostreopsis ovata in quattro località: Bisceglie, Torre Colimena e due tratti costieri di Giovinazzo.

Lo scorso 28 luglio il Comune di Bari segnalò una «concentrazione elevata» di alga tossica (ostreopsis ovata) è stata rilevata sul litorale barese, in zona San Giorgio, in corrispondenza del punto di rilevazione.

Sembrava un episodio isolato ma a distanza di poche settimane il fenomeno si è ripresentato. Ma perché l’alga tossica possa nuocere devono verificarsi mareggiate capaci di staccarla dai fondali, accompagnate da venti capaci di trasportare l’alga tossica. nelle goccioline d’acqua strappate alle onde.

Nella specie è stata individuata una tossina (Palitossina simile); si sono verificate morie e/o sofferenze di organismi marini (stelle di mare, ricci, granchi, molluschi cefalopodi, ecc.) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali.

Inoltre si sono riscontrati casi di malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell’aria).

Arpa Puglia ha attivo il monitoraggio Ostreopsis per la stagione estiva, allo scopo di verificare, in alcuni tratti costieri destinati alla balneazione, la presenza quali-quantitativa della citata microalga, potenzialmente tossica. Nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate.

Se dovesse essere accertata la fioritura di Ostreopsis, occorre limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina.

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