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Lo shopping a Bari

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Le auto incolonnate lungo corso Vittorio Emanuele e corso Cavour. Tra clacson, automobilisti spazientiti e strade andate subito in tilt. Difficile trovare un posto auto nei park and ride andati subito in sold out. Le code all’esterno dei negozi – almeno in quelli che osservano la regola degli ingressi contingentati – e tanta gente a riempire le strade dello shopping.

Con via Sparano che a un certo punto diventa quasi impossibile da attraversare. E così per i più prudenti non resta che scegliere percorsi alternativi. Magari facendo a zig zag tra le strade parallele o virando sulla meno caotica via Argiro. Ultima domenica di corsa al regalo ieri a Bari con le inevitabili immagini che rimandano alla fase pre covid. Una città che si riprende la sua normalità sfidando però la risalita dei contagi e la pandemia. In tantissimi, spesso in barba al distanziamento, hanno affollato le vie del Murattiano, addobbate a festa e senza particolari restrizioni.

Se a Roma, Milano e nel resto d’Italia il centro città viene quasi blindato, nel capoluogo pugliese non sono state previste particolari limitazioni. Si circola liberamente, non ci sono percorsi transennati e di controlli rafforzati non se ne vedono molti. In tanti però indossano anche all’aperto le mascherine pur non essendoci alcuna specifica ordinanza comunale. Affollati i bar e i locali per l’aperitivo, i ristoranti per il pranzo e gettonatissimi gli store di libri, musica e abbigliamento, specie nelle catene low cost.

Bene i mercatini dell’artigianato lungo la Muraglia e piazza del Ferrarese dove svetta il grande albero alto 15 metri e tanta gente anche nel villaggio di Babbo Natale in una piazza Umberto sovrastata dalla ruota panoramica. Tappe obbligate soprattutto per famiglie e bambini. Immagini che il sindaco Antonio Decaro ha rilanciato in un video sulla sua pagina Facebook che in circa un minuto riassume gli scorci più suggestivi di una città addobbata a festa, tra luminarie, attrazioni e il culto legato a San Nicola.

Numeri da record anche nelle gallerie dei centri commerciali e molto bene gli appuntamenti con i mercati settimanali. Ieri ad esempio tanta gente si è vista tra le bancarelle di via Salvemini per l’edizione domenicale del tradizionale mercato del giovedì. Insomma, cartoline che assomigliano a quelle del 2019, dopo lo stop dello scorso anno quando l’intero Paese piombò in zone rosse mirate. E che fanno registrare un segno positivo almeno per il volume di affari.
I pugliesi – secondo un sondaggio Swg per Confesercenti – spenderanno poco più di 200 euro per gli acquisti natalizi, invertendo le previsioni non proprio rosee delle ultime settimane condite dall’incertezza generata dalla quarta ondata e dalla variante Omicron. «L’emergenza è meno ansiogena – spiega Benny Campobasso, presidente Confesercenti Puglia – se nel 2020 il 60 per cento dei consumatori era molto preoccupato per la pandemia, nel 2021 la quota cala al 47 per cento.

In discesa, dal 46 al 34 per cento, anche i timori per la situazione economica del Paese. Suscita qualche preoccupazione l’aumento dei prezzi che va dal 13 dello scorso anno all’attuale 38». E Bari conferma la tendenza nazionale dei clienti che tornano in presenza nei negozi di vicinato assottigliando la percentuale degli acquisti online al 55 per cento, con quattro punti in meno rispetto al 59 per cento dello scorso anno (quando la vita scorreva principalmente sulla Rete).

Tra i regali preferiti dai consumatori svettano al primo posto i libri scelti dal 32 per cento. In risalita l’abbigliamento, preferito dal 31 per cento, mentre accessori e scarpe sono scelti rispettivamente dal 18 e 7 per cento. Quote basse visto che nel primo sabato di gennaio cominceranno in Puglia i saldi invernali.

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