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Ricoverato sotto choc in ospedale a Brindisi il proprietario dell’immobile in cui Petrachi stava lavorando

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SAN PANCRAZIO SALENTINO – E’ caduto dall’impalcatura sulla quale stava lavorando per la ristrutturazione di un’abitazione privata ed è morto. L’incidente è avvenuto ieri mattina attorno alle 9 a San Pancrazio Salentino (Brindisi). Claudio Petrachi, questo il nome dell’operaio che aveva 57 anni ed era di San Pancrazio Salentino. Stava lavorando all’interno di un cortile. Ferito anche il proprietario dell’immobile, 68 anni, di San Pancrazio Salentino, portato all’ospedale di Brindisi dal personale del 118. Il 68enne non è pericolo di vita ma è sotto choc.

Sul posto si sono subito recati i carabinieri di San Pancrazio Salentino e di Francavilla Fontana (Brindisi) assieme agli ispettori dello Spesal, il Servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Cordoglio dell’Ugl alla famiglia dell’operaio è stato espresso in una nota congiunta da Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e da Giuseppe Sanzo, segretario regionale Ugl Puglia. «Un ennesimo dramma sul lavoro si aggiunge all’impressionante numero di morti in costante crescita – affermano – Siamo in presenza di una vera e propria strage che non è possibile tollerare, un fenomeno inaccettabile in un Paese civile.

Come Ugl chiediamo l’apertura di un tavolo permanente fra Governo e parti sociali per mettere al centro dell’agenda politica il tema della sicurezza dei lavoratori.
E’ fondamentale intensificare i controlli e investire sulla formazione per porre fine a simili tragedie. In tal senso, la manifestazione dell’Ugl “Lavorare per Vivere”, è volta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul triste fenomeno delle cosiddette morti bianche».

«Fermiamo questa strage: non si può morire di lavoro, occorre aumentare i controlli e rafforzare gli organi ispettivi – hanno detto il segretario generale della Cgil di Brindisi, Antonio Macchia, e la segretaria provinciale della Fillea, Rita Cardone, in una nota dopo l’incidente sul lavoro costato la vita a un lavoratore originario di Squinzano ma residente a San Pancrazio Salentino (Brindisi), avvenuto ieri in un cantiere a San Pancrazio Salentino, mentre stava eseguendo lavori di ristrutturazione in una palazzina privata.

«Siamo vicini alla famiglia della vittima, così alle famiglie dei sette lavoratori che in questo anno terribile hanno perso la vita nel Brindisino mentre lavoravano.
La misura è colma e i numeri sono impressionanti: la sicurezza sui luoghi di lavoro deve diventare reale, le leggi vanno applicate e i controlli devono essere effettuati.

Occorre che gli organici degli organi ispettivi siano rafforzati, non possiamo più assistere a questo drammatico bollettino di guerra – hanno detto – I dati sono drammatici se si pensa che ai primi di ottobre il numero di morti nel settore delle costruzioni, a livello nazionale, sono pari quasi a quelli registrati nell’arco dell’anno precedente. Una vittima ogni 48 ore.
Una strage senza fine- hanno proseguito.

«Saremo parte attiva, facendo sentire forte la nostra voce, anche alla manifestazione degli Edili programmata dalle categorie di Cgil, Cisl e Uil per il 13 novembre in piazza Santi Apostoli a Roma – hanno concluso.
«In Puglia nel 2021 è morto in media un lavoratore edile al mese. Un tributo di
sangue inaccettabile, che ci addolora e indigna e deve spingere tutti i soggetti coinvolti a mettere in campo misure straordinarie per fermare questa tragica scia di sangue nei cantieri». Lo ha dichiarato Antonio Delle Noci, segretario generale Filca-Cisl Puglia che ha aggiunto – «Dalle prime verifiche sembra che l’operaio non risultasse in attività in questo periodo, ma si tratta di una circostanza che stiamo appurando.

Il dato certo, invece, è che la dinamica dell’incidente è quella più diffusa in edilizia, vale a dire la caduta dall’alto. Noi continuiamo a ripetere le nostre richieste: più controlli, più prevenzione e formazione, rafforzamento delle sanzioni, incremento degli organici ispettivi, attuazione della Patente a punti, applicazione del contratto edile a tutti i lavoratori impiegati nei cantieri».
“Quella della sicurezza nei luoghi di lavoro è una battaglia di civiltà che dobbiamo vincere – ha concluso – non possiamo tollerare ancora vittime e sofferenza.

Tutta la Filca di Puglia si stringe attorno ai familiari del lavoratore».
«Salgono a 53 i morti sul lavoro in Puglia; una mattanza continua anche nel nostro territorio, alla quale però bisogna mettere fine – ha dichiarato Gianfranco Solazzo, segretario generale Cisl Taranto Brindisi che ha ricordato l’analogo incidente mortale di fine settembre scorso a Mesagne, rilanciando l’ennesimo forte appello «Agli enti preposti affinché intervengano energicamente, applicando leggi e norme già esistenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro e al Governo perché renda esigibili gli impegni assunti, meno di un mese fa, con le Organizzazioni sindacali, circa l’accelerazione per l’assunzione già programmata di duemilatrecento nuovi ispettori del lavoro.

I tavoli nazionali regionali e territoriali – ha concluso – dove come sindacato siamo impegnati a realizzare e definire protocolli più incisivi, applicabili e verificabili per la sicurezza sul lavoro, sono solo una parte della soluzione se poi mancano azioni concrete, consequenziali, cioè severi controlli e pesanti penalizzazioni»

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