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RUFFANO (LECCE) – Una 14enne di Ruffano è morta nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico di Bari, ieri, dove era stata ricoverata dopo essere entrata in coma irreversibile due giorni dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino anti Covid, avvenuta il 17 agosto scorso.

I genitori della 14enne, di origine marocchina e residenti da anni in Italia, hanno presentato un esposto in procura, a Lecce, chiedendo al pubblico ministero l’esame autoptico.

“Solo l’autopsia potrà accertare se ci siano correlazioni tra la morte e la vaccinazione”, spiega l’avvocato che rappresenta i genitori, il penalista Pasquale Scorrano, del foro di Lecce.

“Al momento la pm Donatina Buffelli, titolare del fascicolo, non ha disposto l’autopsia essendosi riservata di acquisire tutta la documentazione necessaria per ricostruire la vicenda e per avere un riscontro diagnostico”, spiega il legale. “L’ospedale pediatrico ha disposto un’indagine interna per accertare le cause della morte”.

Stando a quanto evidenziato nell’esposto, alla 14enne è stata somministrata la prima dose di vaccino Pfizer il 22 luglio e la seconda dose il 17 agosto a Casarano (Lecce).

“Subito dopo la seconda dose, la ragazzina ha accusato malesseri e ha assunto una tachipirina, ma il 18 agosto lamentava forti dolori all’occhio e un gonfiore alla palpebra destra, per cui i genitori l’hanno portata alla guardia medica e qui è stato suggerito il ricovero in ospedale cosa che è avvenuta il 19 agosto successivo, a Tricase”, prosegue l’avvocato.

“Da quello che ci risulta, è stata sottoposta a Tac e sarebbe stata riscontrata una forma di tumore alla parte occipitale, per questo era stato chiesto un approfondimento, ma la ragazza è entrata in coma irreversibile e il 20 agosto è stata trasferita all’ospedale pediatrico di Bari dove i medici hanno diagnosticato una forma di meningite. Ieri è morta. La famiglia ha tutto il diritto di sapere cosa sia successo”, conclude.

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