X
<
>

Emiliano e Cassano sotto il «fuoco amico» del Consiglio

Condividi:
3 minuti per la lettura

Gli assessori non saranno ritirati ma il gruppo del Pd adesso va all’attacco e chiede a Emiliano una «verifica politico-programmatica» su temi cruciali: dalla nuova legge sul Piano casa al piano energetico, passando per il Piano rifiuti, Pnrr, piano straordinario delle politiche attive del lavoro, diritti civili e sociali. Attacchi indiretti alle assessore Anna Grazia Maraschio e Rosa Barone.

Non solo: i Dem chiedono la «revoca del bando per la gestione delle mense ospedaliere» e presenteranno una proposta di legge per far decadere dal ruolo direttore generale di Arpal, Massimo Cassano. Insomma, un fuoco amico incrociato contro il governatore dopo la nomina di Rocco Palese, ex Forza Italia, ad assessore alla Sanità. Una dichiarazione di guerra.

La riunione ieri è durata quasi cinque ore ed è stata a tratti tesa: il gruppo si è diviso tra chi ha criticato duramente Emiliano – Amati, Campo, Mazzarano, Metallo, Paolicelli, Mennea, Capone, Di Gregorio; e chi invece ha tenuto una linea più morbida, come il capogruppo Caracciolo, Parchitelli, Ciliento. Alla fine della discussione, Amati ha proposto di ritirare gli assessori dalla Giunta e dare appoggio esterno al governo.

Lo stesso Amati ha chiesto che il tutto venisse messo ai voti, nonostante ci fossero delle resistenze. Il risultato è stato di due «sì» al ritiro degli assessori, quelli di Amati e Mennea, tre astenuti (Paolo Campo, Michele Mazzarano e Francesco Paolicelli) e tutti gli altri contrari. Sulla proposta della verifica politico-programmatica, invece, tutti hanno votato a favore, tranne Amati e Mennea.

«Il gruppo consiliare del Partito democratico regionale – si legge nella nota finale – dopo un’ampia discussione, tenendo conto delle posizioni contrapposte ma sempre avendo ferma l’idea di una dialettica seria e rispettosa al suo interno, ha convenuto nella totalità delle sue componenti con il segretario regionale Marco Lacarra di esprimere disapprovazione per la nomina di Rocco Palese ad assessore regionale alla Sanità.

Diverse sono le motivazioni, non ultimo il ruolo che Palese ha svolto nella sua storia politica radicata nel centrodestra. Il gruppo consiliare del Pd ha ritenuto assieme al Partito democratico regionale di svolgere un’azione propositiva nei confronti del governo regionale esclusivamente nell’interesse dei pugliesi, e per tale ragione ha ritenuto del tutto fuori luogo l’ipotesi di ritirare la propria delegazione in Giunta».

Però, «ritiene indispensabile avviare con il governo regionale e il presidente Michele Emiliano, una seria e approfondita riflessione sui seguenti punti: criticità nei rapporti con le liste civiche; maggiore condivisione nelle scelte».

Non solo: il Pd «ritiene fondamentale, approfondire e portare a compimento in tempi scanditi e concordati alcune fondamentali questioni, chiedendo una verifica politico-programmatica su alcuni temi: revoca del bando mensa ospedaliera; autismo; diritti civili e sociali; piano energetico; piano straordinario politiche attive del lavoro; attivazione piano regionale dei rifiuti; nuova legge piano casa; Pnrr sanità».

La «guerra» dichiarata a Emiliano, però, non si esaurisce qui: il Pd, infatti, è pronto a presentare una proposta di legge per far decadere dal ruolo di direttore generale di Arpal, Massimo Cassano. La decisione è stata presa all’unanimità e rischia di incrinare definitivamente i rapporti nella maggioranza.

«Si tratta – concludono i Dem nel comunicato – di un elenco indicativo ma non esaustivo di tutti gli argomenti che devono essere trattati e risolti al più presto. Il Partito democratico regionale e tutto il gruppo consiliare ritengono fondamentale tale verifica programmatica per dare certezza ai pugliesi sulla visione che il governo regionale avrà da ora fino a fine legislatura nel rispetto del programma».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE