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PISTICCI – «Nelle due coalizioni che si fronteggeranno al ballottaggio, non c’è nessuno in grado di fare del bene a Pisticci. Per questa ragione, i 5 Stelle non faranno apparentamenti formali, nè appoggeranno informalmente i candidati al prossimo ballottaggio».


Non ha dubbi, la sindaca uscente Viviana Verri, destinata a portare da sola la nuova bandiera a 5 Stelle tra gli scranni della minoranza, che uscirà dalle urne fra due settimane. Un risultato deludente per la sua lista, non per lei personalmente, che ha polarizzato da sola quasi il 20% dei voti.
Verri si sente vittima degli stessi schemi, che hanno portato al fallimento la sindaca di Roma Virginia Raggi, arrivata quarta.

«Il civismo a Pisticci si è spento -ha rimarcato la sindaca uscente sentita dal Quotidiano- a me non piace sgomitare oggi in un’altra coalizione, per la brama di un assessorato; è una logica che non mi appartiene» .

A cosa attribuisce lei questa sonora sconfitta del movimento “in solitaria”, che va anche contro la nuova stagione del partito annunciata da Conte, improntata appunto sulle alleanze?

«A livello locale -spiega Verri- non c’è stata la volontà e l’impegno dei partiti a fare qualcosa insieme, è stato lasciato tutto al territorio. Il mio risultato personale è sintomatico di un buon gradimento tra i cittadini, ma ho subìto certamente l’antagonismo di altre donne e probabilmente anche i tanti errori di voto, commessi da chi evidentemente è stato trascinato alle urne per i capelli. Infatti, sono davvero tanti i voti nulli ed annullati per irregolarità, senza dimenticare che un’affluenza del 62% in una competizione per le Comunali è davvero bassa; questo la dice lunga sulle dinamiche del voto. Si aggiunga che il centrodestra non è stato in grado di creare un polo alternativo credibile, uscendone con le ossa rotte, quindi i voti sono andati dispersi. Continuerò a combattere da sola, certamente non fermando la mia attività politica al consiglio comunale», ha concluso non senza un pizzico di amarezza.


In serata è arrivato anche il plauso del candidato Vito Di Trani, acerrimo avversario della Verri dagli scranni della minoranza oggi al ballottaggio, che apprezza la sua volontà di non appoggiare il candidato antagonista Domenico Albano, come qualcuno aveva iniziato a vociferare in città. Un plauso e un ringraziamento alla Verri, arriva anche dalla senatrice 5 Stelle materana, Mirella Liuzzi: «Un grazie di cuore a Virginia, Chiara, Viviana. Cinque anni fa festeggiavamo le loro vittorie, ora dobbiamo ammettere le sconfitte subite a Roma, Torino e Pisticci. Sono abbastanza certa che i prossimi sindaci troveranno delle città migliori di quelle che hanno ereditato le sindache 5 Stelle, perché a differenza di come la si pensi, è stato fatto un lavoro di risanamento dei bilanci comunali, sono stati fatti investimenti e vinti finanziamenti importanti che spero proseguiranno con le prossime amministrazioni. Questo, però, non ci deve esimere da un po’ di sana autocritica, anche uscendo dall’autoreferenzialità, che spesso ci caratterizza. C’è una forte richiesta di stabilità e una voce, quella di chi si sente ai margini, che ha deciso di astenersi. Prendiamo l’esempio di Pisticci, dove io credo si sia lavorato molto bene, con Verri che ha fatto dell’etica la sua stella polare. Nonostante ciò, al ballottaggio si sfideranno il sindaco e il vice sindaco di 5 anni fa. Entrambi del centrosinistra. Significa che da parte dei cittadini la scelta è stata netta e ha voluto virare verso l’amministrazione di 5 anni fa, bocciando quanto fatto dal Movimento in questi anni. È chiaro che in uno scenario del genere noi ci collocheremo all’opposizione, poiché la scelta dei pisticcesi va rispettata in toto, senza accordi mollicci dell’ultim’ora solo per avere un posto al sole. Sarà compito dei due candidati convicere gli astenuti».

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