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CROTONE – «La Regione Calabria dovrà restituire i fondi non spesi nel 2021 relativamente alle politiche per il contrasto alla violenza di genere. Si tratta di ben 171.243,92 euro di fondi che dovranno essere rispediti al governo entro due mesi gravando per giunta sul bilancio regionale 2021. Soldi che sarebbero stati necessari alla reintegrazione nella società alle donne e ai loro figli spesso minori».

E’ quanto denuncia la consigliera comunale di Crotone Dalila Venneri.

La consigliera, che è stata anche candidata alle elezioni regionali nelle liste di Luigi De Magistris definisce la vicenda un «brutto segnale di un governo di centro destra a guida Spirlì che evidentemente non aveva tra le sue priorità il sostegno alle donne vittime di violenza. Il che, capiamoci, non meraviglia affatto visto che quella parte politica non brilla per le politiche di contrasto alle discriminazioni di ogni genere e l’ultimo esempio ci è stato regalato da un Senato in cui non solo le destre hanno bloccato il Ddl Zan, ma si sono rese anche protagoniste del peggiore teatrino. Fortunatamente, il giorno dopo ci hanno pensato le piazze del paese a dare l’esatta misura della loro rappresentatività. Senatori completamente scollati dal Paese reale».

La consigliera Venneri poi, sottolinea come «il governo regionale che rinuncia persino alla più banale delle programmazioni: quella del trasferimento dei fondi ai centri antiviolenza e a tutte quelle organizzazioni che sui territori cercano di sostenere le donne vittime di violenza e dare loro un rifugio e la speranza di una vita libera dai propri aguzzini». A suo dire, notizie del genere «non solo non lasciano spazio ad una risoluzione, ma non lasciano ben sperare se la nuova compagine politica alla guida della regione Calabria di nuovo ha ben poco».

«Sicuramente – conclude – ancor più convinta come donna e madre che in Calabria abbiamo perso una grande occasione. Cercheremo comunque di lavorare perseguendo gli obiettivi prefissati e sicuramente vigili affinché fatti del genere non si ripetano più».

AMALIA BRUNI

«Sono anni che vediamo sempre lo stesso film, acquisiamo dei finanziamenti per progetti importanti e alla fine o non li spendiamo o spesso ne rimandiamo indietro una fetta consistente. L’esempio degli oltre 170mila euro destinati ai centri antiviolenza della Calabria e non spesi che dovranno tornare al mittente è il classico esempio».

E’ quanto afferma la consigliera regionale Amalia Bruni che in una nota torna a sottolineare «l’incapacità della Regione nello spendere fondi. Questo accade – prosegue Bruni – in tutti i settori e dimostra l’inadeguatezza della Regione nel seguire tutta la filiera, dall’assegnazione dei soldi fino alla realizzazione completa del progetto. Ed è un problema di una gravità estrema. Se non riusciamo a spendere somme come 170mila euro, che cosa accadrà con i miliardi previsti dal Pnrr?».

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