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Roberto Occhiuto

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COSENZA – “I partiti del centrodestra, che mi sostengono nella corsa alla presidenza della Regione Calabria, hanno tutti mandato le proprie liste alla Commissione Antimafia per il controllo preventivo delle candidature. Le altre coalizioni non hanno fatto la stessa cosa, e questo vorrei sottolinearlo. Dall’organo parlamentare ci sono stati segnalati due nomi, e queste persone non sono state inserite nelle liste depositate”.

Lo ha detto Roberto Occhiuto, candidato alla presidenza della Regione Calabria per il centrodestra in riferimento al caso, esploso nelle ultime ore, di Vincenzo Cusato (LEGGI), candidato nella Lega per la circoscrizione Sud. La figlia di Cusato, infatti, è moglie di Domenico, figlio del presunto capoclan Rocco Bellocco.

Occhiuto sostiene ancora che nella sua coalizione, non paghi del lavoro della commissione antimafia, “siamo andati oltre, compiendo pure scelte difficili, con esclusioni eccellenti. Abbiamo fatto tutti gli approfondimenti e tutte le verifiche del caso”.

La conclusione amara di Occhiuto: “Certo, però, che su oltre 200 nomi vagliati, non potevamo mica per ognuno andare a vedere con chi fossero fidanzati o con chi fossero sposati i figli…”.

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