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L'ospedale di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Un uomo di 85 anni, B.E., si è presentato ieri al pronto soccorso dell’ospedale di Vibo Valentia per gravi lesioni.

I sanitari hanno accertato un rilevante ematoma sul viso e visibili ferite sulla testa tant’è che hanno disposto immediatamente una tac per scongiurare eventuali ripercussioni cerebrali ed una profonda ferita alla mano.

Le indagini dei carabinieri mirano ad accertare cosa sia accaduto e da chi sia stato aggredito l’uomo. In forza dell’indagine i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vibo Valentia, in collaborazione con quelli delle Stazioni di Nicotera e Zungri hanno sottoposto al fermo di indiziato di delitto per i reati di rapina continuata aggravata in concorso, sequestro di Persona, lesioni personali in concorso e resistenza a pubblico ufficiale Mirco Furchì, pregiudicato 25enne residente a Limbadi.

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In particolare l’attività investigativa posta in essere dai militari sin dalle prime ore del mattino ha permesso di accertare che nel corso della notte e in concorso con altri 3 soggetti in fase di identificazione ha aggredito l’anziano.

Nello specifico, il fermato intorno alle ore 24.00 a Nicotera avrebbe aggredito, picchiandolo e sequestrandolo l’85enne nato in Svizzera e giunto in quella località per concedersi un breve periodo di vacanza. La vittima è stata poi trasportata nel vicino comune di Zungri dove lo avrebbe rapinato di 70 euro e della sua autovettura Audi A3. Abbandonato per strada l’uomo veniva successivamente soccorso da alcuni passanti e trasportato in autombulanza presso l’Ospedale di Vibo Valentia dove si trova tuttora ricoverata per “contusioni multiple da riferita aggressione, traumatismo della testa, ferite multiple da taglio e contusioni, ferite e contusioni alle mani, contusioni alle gambe con escoriazioni”.

Intorno all’1.15, a bordo dell’Audi A3 rubata all’anziano e armato di pistola, Furchì avrebbe tentato una rapina ai danni della Sala Scommesse SNAI di Ionadi che non andava a buon fine atteso che le casse e i dipendenti erano protetti da vetri e porte blindate riuscendo comunque ad impossessarsi di circa 200 euro sottratti ad un giovane avventore presente nella sala.

Le successive operazioni di ricerca hanno consentito di rintracciare Furchì presso la propria residenza con indosso ancora gli abiti utilizzati al momento delle rapine oltre ad un paio di guanti da lavoratore di colore giallo con bordi neri, identici a quelli indossati dal rapinatore, un coltello con manico in legno e lama di 6 cm, compatibile con quello sottratto al turista svizzero ed utilizzato dai criminali per le lesioni, con tracce ematiche sulla lama.

Da ultimo veniva trovata anche una ingente somma contante pari a 1.245,00 euro, certamente provento delle attività illecite consumate, nonché le chiavi dell’autovettura audi a3 di proprietà del povero malcapitato. Giova specificare che Furchì, soggetto appartenente al locale di ‘ndrangheta di “Limbadi”, fiutato il rischio di essere arrestato, ha tentato di darsi alla fuga venendo rincorso da alcuni dei carabinieri i quali, a seguito dell’inseguimento della successiva colluttazione riportavano lesioni lievi.

Immediatamente dopo il fermo l’uomo è stato tradotto casa circondariale di Vibo Valentia a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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