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La tartaruga impiccata

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RICADI (VIBO VALENTIA) – Immagini che fanno letteralmente ribrezzo e paura, che constatano quanto l’uomo sia crudele e cattivo nei confronti di tutti gli esseri viventi. Il cadavere di una tartaruga è stato rinvenuto nel pomeriggio di oggi, penzolante sulla ringhiera che funge da affaccio alla spiaggia della statua del Giudice, nel suggestivo borgo di Santa Maria. Una vera e propria impiccagione, che definisce un maltrattamento nei confronti di un animale solo per soddisfare un depravato e orribile desiderio malato.

A darne notizia, il gruppo social Facebook “Guardiani del Capo”, amministrato da Giacomo Benedetto, il quale ha denunciato la meschina e orrenda azione: “Credo che il limite – ha commentato – con questo terrificante episodio di cui vi notiziamo adesso, si sia superato. Condanniamo fermamente un atto di tale gravità e sproniamo le persone diversamente deficienti da quelle che compiono atti così gravi contro l’umanità, a collaborare per identificare i responsabili di questo assurdo atto di crudeltà di cui tutta la comunità ricadese deve vergognarsi”.

La legge in Italia, in materia di crudeltà e maltrattamenti su animali, punisce chiunque sottoponga a sevizie con la reclusione da 3 a 18 mesi e con la multa da 5.000 euro a 30.000 euro. L’art 544 bis prevede che chiunque, per crudeltà o senza necessità, provoca la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a due anni.

Ci auguriamo che al presto vengano individuati, e puniti come meritano, i responsabili di quest’orrore.

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