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E quando arriva il venerdì sera il popolo della notte ricomincia a vivere. Il traffico della notte a Cosenza, in questo fine settimana, è ritornato ad essere un traffico intenso. E anche le comitive dei paesi vicini hanno prenotato tavoli e tavolini nei locali di Cosenza e Rende.

È bastato il permesso di levare la mascherina all’aperto ed ecco che d’incanto ritorna il rumore. Il rumore che sa tanto di vita nei locali che riprendono la marcia scalata a gennaio per via dell’ultima (speriamo) ondata di una pandemia che ha levato il respiro a tante, troppe persone.

Ed eccola la ripartenza.

L’ennesima con i sorrisi che finalmente non sono più nascosti da mascherine che restano in tasca per ogni evenienza. E se la mascherina e’ andata via, si rialza il volume della musica e la prova del ballo da seduti e’ una prova che va a buon fine nelle cene spettacolo.

Tutto quello che resta di Omicron è il saluto con il pugno, anche perché, il bacetto “alla cosentina” ritorna prepotente: “…mamma mia da quanto tempo…”. E via al racconto del Covid avuto, dell’esperienza vissuta di un raffreddore che ha portato “mal di testa e dolore nelle ossa”.

Quello che resta di Omicron sono i termometri e i tamponi che però sono nettamente diminuiti. Il popolo della notte nel confessionale si lascia andare al commento secco “se non sento sintomi… tamponi non ne faccio più…”.

C’è’ la stanchezza e la totale voglia di vivere in un venerdì dove il dj mette e rimette la canzone “Ciao ciao“. La Rappresentante di lista è entrata già nelle grazie dei dj che non hanno perso tempo ad inserire il ritornello di Sanremo. E sarà questo il motivetto da ballare almeno fino a questa estate. Ciao ciao al Covid. Sarà la volta buona?

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