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Le associazioni di categoria, per venire incontro agli automobilisti, hanno annunciato di aver revocato il secondo giorno dello sciopero dei benzinai

ROMA – Fegica Cisl e Figisc/Anisa revocano il secondo giorno di sciopero dei gestori dei distributori di carburanti. Lo annunciano le due associazioni, spiegando che la decisione è presa “a favore degli automobilisti e non certo per il governo”.

«Proprio per andare incontro a una richiesta che arrivava dagli automobilisti abbiamo ridotto di una giornata lo sciopero – afferma il presidente della Fegica, Roberto Di Vincenzo, al termine dell’incontro al Mimit – Abbiamo chiesto al governo di lasciare aperto il tavolo per affrontare alcuni problemi».

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«Il prossimo 8 febbraio l’argomento sul tavolo sarà il testo del decreto legge che ha già fatto un pezzo d strada in Parlamento e si aprirà un tavolo di riassetto complessivo del settore e su questo c’è stata piena sintonia con il governo e che ci ha spinto a prendere questa decisione. Le proposte avanzate, diamo atto di passi in avanti, non colgono appieno le richieste. La palla passa al Parlamento sull’emendamento che il governo ha preparato solo in parte. Ma questo vuol dire che la mobilitazione rimane in piedi perché se il decreto legge dovesse uscire così come è stato proposto, torneremo alla carica perché è inattuabile e inutilmente punitivo nei confronti dei gestori».

REVOCATO IL SECONDO GIORNO DI SCIOPERO DEI BENZINAI

Giuseppe Sperduto, presidente della Faib, sottolinea che «chiediamo trasparenza e la pretendiamo tanto quanto la chiede il Governo. Abbiamo spostato l’attenzione vedremo nel tavolo dell’8 febbraio di dare gambe a tutte queste proposte. Abbiamo ridotto lo sciopero, sotto richiesta del Garante, di una giornata già diversi giorni fa. La nostra categoria dimostra buon senso».

Ma «ridurre lo sciopero non sta significare smontare la partita, anzi tutto il contrario». Bruno Bearzi, presidente della Figisc, ha sottolineato come «abbiamo deciso di ridurre lo sciopero di un giorno andando a favore dei cittadini per evitare disagi. Pur facendo un passo avanti non ci soddisfa in pieno ma confidiamo che le proposte messe sul tavolo possano essere prese in considerazione dal Governo. Ci auguriamo che si arrivi a qualcosa di concreto. Il tavolo tecnico è già stato fissato per il prossimo 8 febbraio, ma nell’immediato c’è questa vertenza che rimane sotto traccia».

In collaborazione con Italpress


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