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CATANZARO – «“Margerita” è la storia di Efrem, un rom quindicenne che da ladruncolo dei tram, passa ai furti nelle case. Il primo compito però lo metterà a dura prova. Perché l’appartamento è di una giovane e bella compositrice violinista, interpretata da Francesca Valtorta. Ho avuto la fortuna di avere anche nel cast Moni Ovadia, nel ruolo di se stesso: un teatrante e musicista che lavora spesso con i rom e che non si separa mai da un pregiato violino Stradivari, maestro del giovane Efrem». A raccontare “Margerita” è Alessandro Grande, regista, sceneggiatore e produttore catanzarese, classe 1983, sul sito dedicato al corto il cui protagonista è Efrem, giovane rom e abile borseggiatore. 

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La sua “favola nera” – così Grande descrive Margerita – sta diventando un vero e proprio cult. Non un caso se il corto è entrato nella prestigiosa cinquina finalista della 69esima edizione dei Premi Nastri D’Argento e viaggerà nelle sale cinematografiche italiane. E’ iniziata infatti dal cinema Rondinella di Sesto San Giovanni (MI), la distribuzione cinematografica nazioanle di “Margerita”. Durerà 24 mesi ed è prevista in 450 sale cinematografiche d’essai e associate. Scelto dalla Federazione italiana cinema d’essai, “Margerita” è anche ufficialmente nell’olimpo del cinema d’autore. In meno di un anno di distribuzione nei festival, il cortometraggio ha raggiunto numeri da record. 
Sono infatti oltre 100 le manifestazioni a cui ha partecipato il lavoro cinematografico del regista catanzarese in giro per il mondo, incassando ben 43 premi.
Dopo la premiere del Festival ICFF di Montreal (Canada) dello scorso maggio è poi arrivato in Italia al 43° Giffoni Film Festival a luglio. Da allora, un susseguirsi di successi: la vittoria al festival del cinema di Ischia, il premio miglior regia a Cipro e la miglior post produzione al 18° Festival del cinema di Canberra in Australia, e non son tutti.
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