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Pippo Callipo

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REGGIO CALABRIA – La prima seduta del Consiglio regionale rinviata per la seconda volta (LEGGI), con la Giunta nominata oggi dal presidente Jole Santelli (LEGGI) e le prime crepe nella maggioranza a causa delle divergenze nell’Udc (LEGGI). In questo clima politico, l’opposizione ha espresso forti critiche per l’inizio della legislatura.

Il gruppo del Pd in consiglio regionale critica la scelta di rinviare nuovamente la seduta: «Il presidente uscente Irto, destinatario della istanza, non ha potuto far altro, in ossequio alla prassi istituzionale, che accogliere la richiesta, pur esprimendo la propria contrarietà. Le ragioni addotte dalla maggioranza, relative alla volontà di tenere la seduta in modalità da remoto per evitare rischi di contagio, potrebbero anche essere condivisibili, se fosse questa la vera ragione».

«Noi crediamo, invece – è detto nella nota – che il passo compiuto dalla maggioranza sia dovuto esclusivamente alle frizioni interne che non avevano consentito finora alla Presidente Santelli di completare la Giunta. In una situazione senza precedenti di crisi sistemica dell’intero Paese, non siamo disposti pertanto ad avallare un atteggiamento che tiene in stallo una intera regione solo per la spartizione delle poltrone. Ecco perché, ribadendo il nostro pieno favore per lo svolgimento da remoto, se il Consiglio non verrà riconvocato entro pochissimi giorni, il gruppo consiliare Pd si autoconvocherà in maniera permanente nell’Aula dell’Assemblea Legislativa».

Critico anche il leader del centrosinistra Pippo Callipo: «La democrazia non può essere sospesa né tenuta in ostaggio. Le istituzioni, specie in un momento drammatico come quello attuale sostiene il candidato alla presidenza per il centrosinistra – devono servire la collettività, proprio come fanno in queste ore tantissimi medici, infermieri e operatori sanitari che fronteggiano con grande spirito di sacrificio l’epidemia del Coronavirus. Ciò, purtroppo, non sta accadendo in Calabria perché il Consiglio regionale democraticamente eletto non è ancora nel pieno delle sue funzioni».

Il capogruppo di “Io resto in Calabria” aggiunge: «Nella tarda serata di ieri, quando gli Uffici della Presidenza del Consiglio regionale avevano già inviato ai consiglieri tutte le scrupolose disposizioni affinché la seduta di oggi si svolgesse nella massima sicurezza e con tutte le precauzioni del caso, è pervenuta al Presidente del Consiglio in carica una richiesta di rinvio sottoscritta da 18 consiglieri regionali di maggioranza e motivata da ragioni di salute pubblica alla luce della quale, in ossequio alla prassi istituzionale, la convocazione è stata annullata».

«Se alla base della richiesta dei 18 consiglieri di maggioranza – prosegue Callipo – ci siano davvero ragioni di sicurezza sanitaria o se si tratti di questioni di natura politica legate a trattative interne al centrodestra, come presumibile dalle ricostruzioni della stampa, non spetta a noi dirlo. Ciò che è senza dubbio inaccettabile, invece, è che non sia stato finora garantito il diritto all’autodeterminazione della massima assemblea elettiva regionale. Inoltre, non è un dettaglio che la Regione Calabria sia attualmente in esercizio provvisorio e che per l’approvazione del Bilancio sia necessario che il Consiglio e le Commissioni siano insediate e pienamente operative. Questa situazione di stallo istituzionale non è più tollerabile».

«Sia chiaro – conclude Callipo – che non accetteremo che ci venga ulteriormente impedito di svolgere a pieno il mandato che la volontà popolare ci ha assegnato. Il Consiglio regionale deve riunirsi nel giro di pochissimi giorni. Di fronte al sacrificio quotidiano di tantissimi cittadini che continuano a mandare avanti questo Paese, non è possibile che chi ricopre cariche istituzionali ben remunerate e ha il dovere di servire la comunità non sia in prima linea a fare la propria parte».

Anche il Movimento 5 Stelle ha espresso perplessità. In una nota i parlamentari Francesco Sapia e Bianca Laura Granato affermano: «Preoccupa il rinvio del primo Consiglio regionale della Calabria in questa fase tanto difficile per la nostra regione. Fuori di ogni impropria polemica, è necessario, nel periodo così delicato, che la Calabria abbia al più presto la propria assemblea legislativa. Ciò perché, al netto di nomi qualificati che compaiono nella task force regionale preposta a contrastare il coronavirus, è indispensabile la piena operatività dell’esecutivo e del “parlamento” calabresi, anche per stabilire efficaci connessioni con il governo nazionale».

«Soprattutto con riferimento all’organizzazione dei servizi sanitari – aggiungono -, occorre un confronto politico aperto sulle misure urgenti da adottare, in considerazione del fatto che la situazione attuale richiede prontezza di intervento, preparazione e immediatezza, con la massima collaborazione tra tutti gli attori e i livelli politici, istituzionali e dirigenziali».

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