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di EMANUELE GIACOIA
“Giovedì gnocchi, venerdì trippa” dice un proverbio culinario romano. E per sabato? Bologna-Reggina! Un piatto che può essere digeribile o indigesto per ambedue le squadre coinvolte duramente nella vorticante tromba d’aria della retrocessione. Ma stante il risultato di domenica scorsa – speriamo di no -l’indigestione potrebbe capitare alla Reggina. Il Bologna ha rinnovato la panchina con Papadopulo, vecchio marpione dei campi di gioco, e ha messo sotto per due reti a zero nientepopodimenoche un Genoa lanciato addirittura per la Champions League, cioè un incredibile cambio di condotta che naturalmente mette fuoco sotto i tacchetti dei calciatori rossoblu lanciati, adesso, per la permanenza in serie A di una squadra che una volta, come si diceva notoriamente nel mondo calcistico, tremare il mondo “fa” ovvero, a questo punto, “faceva”.
I nostri amaranto? Per un pelo, o per un palo, hanno fallito il colpaccio con la Juventus come si erano proposti l’altra settimana. Dice il presidente Foti: cercheremo la vittoria a tutti i costi. Ovvero vincere ben 5 partite in fila per un totale di 15 punti che però devono tenere conto di quanto faranno le avversarie ovvero proprio il Bologna, il Lecce e il Torino il che non è facile prevedere. Bellissimi i due gol segnati alla Juve che decretano secondo “La Stampa” come migliore in campo Hallfredsson, mentre “la Gazzetta dello Sport” colloca addirittura Barillà sia nella squadra ideale che nella squadra nazionale (naturalmente per quanto riguarda il rendimento della 33esima giornata).
La Reggina, dice l’inviato de “la Stampa”, il collega Marco Ansaldo, ha giocato come doveva giocare e cioè con animo e disperazione. Qui poi c’è il gioco dei rigori uno autentico (secondo i commentatori) per la Juventus e un altro super dubbio sempre per la Juventus che però ha permesso il pareggio della “vecchissima – per come si è dimostrata al Granillo -Signora”.
In merito ai due gol bellissimi della Reggina qualche inviato parla di sufficienza del grande Buffon, che proprio per queste reti dicono che “la differenza tra lui e un portiere terreno stava proprio, una volta, nel parare l’imparabile”.
Fare pronostici per queste ultime 5 giornate è sempre più difficile anche per i più inguaribili ottimisti come spesso, confessiamolo,ci siamo dimostrati. Ma l’imperativo – come diceva la “buonanima” – è “vincere e vinceremo”. E qui c’è da aggiungere sospirando un bellissimo “amen”. Lo scontro diretto fra le ultime in classifica potrebbe essere decisivo per ambedue. Vince la Reggina e le speranze continuano a volare; perdendo il Bologna si ammoscerebbero gli aquiloni volando nei cieli della loro speranza. Per il contrario – aggiungiamo le immancabili corna bicorna e fravaglie – fate voi.

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