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CATANZARO – La Calabria resta la regione in cui si fuma meno: presenta infatti la maggiore quota di non fumatori pari al 60,5% (anno 2011) della popolazione regionale di 14 anni e oltre (media nazionale 52,7%). In Calabria fuma il 18,8% della popolazione regionale di 14 anni ed oltre (valore medio nazionale 22,3%). La Calabria ha una quota di ex-fumatori del 19,4% (23,4% valore italiano). In negativo, invece, si segnala che la Calabria è la regione in cui si consumano meno frutta e verdura, solo il 2,5% della popolazione consuma in media le 5 o più porzioni di verdura, ortaggi e frutta al dì, contro una media nazionale del 4,9%. Sono alcuni dei dati che emergono dalla decima edizione del Rapporto Osservasalute (2012), un’approfondita analisi dello stato di salute della popolazione e della qualità dell’assistenza sanitaria nelle Regioni italiane presentata oggi all’Università Cattolica. 

In Calabria si registra un saldo medio annuo nel biennio 2010-2011 pari a 0,2 per 1.000 residenti per anno (media nazionale di 4,2 per 1.000). Il tasso di fecondità totale (ovvero il numero medio di figli per donna) è pari a 1,25 figli per donna (1,23 figli per le italiane; 1,72 figli per le straniere) contro un valore medio italiano, che comprende donne italiane e straniere, di 1,39 figli – dati 2011; in Calabria l’età media delle donne al parto è pari a 31,2 anni (età media nazionale 31,4 anni). Quest’anno il Rapporto osserva anche il livello di istruzione medio dei residenti nella regione, che ha un impatto indiretto sulla salute dei cittadini visto che a titoli di studio più elevati corrispondono in media condizioni socio-economiche migliori e una tendenza maggiore a sposare stili di vita salutari. La percentuale della popolazione di età 25-64 anni con un titolo di studio (2011) di diploma di 4-5 anni è pari al 36,6% per i maschi (media italiana 34,0%), al 33,3% per le femmine, (media italiana 33,3%), in Calabria ha conseguito la laurea l’11,9% degli uomini (media italiana 13,4%) ed il 15,3% delle donne (media italiana 16,4%). In Calabria nel 2011 il 9% dei cittadini risulta avere tra 65 e 74 anni (-1,4% dal 2005), a fronte di una media nazionale del 10,2%, mentre le persone con 75 anni ed oltre sono il 9,7% della popolazione regionale (+2,8% dal 2005), a fronte di una media nazionale del 10,1%. La percentuale di persone dai 65 anni in su che vive sola in Calabria (dati 2010) è pari al 12,8% dei maschi in quella fascia d’età (valore medio italiano 15,1%), al 40,4% delle femmine (valore medio italiano 37,6%), per un totale del 28,3% delle persone in questa fascia d’età, contro una media nazionale di 28,1%. 
La quota di persone anziane che vivono sole sul totale della popolazione della stessa fascia di età rappresenta un prezioso indicatore in sede di programmazione dei servizi territoriali di tipo socio-sanitario. Il motivo è che gli anziani che vivono soli sono maggiormente esposti al rischio di emarginazione sociale e, data l’età, all’insorgenza di patologie gravi e invalidanti che possono portare al confinamento e, comunque, alla necessità di assistenza socio-sanitaria anche nello svolgimento delle normali attività della vita quotidiana. La speranza di vita alla nascita è per i maschi pari a 79,4 anni (media italiana 79,4). Per le femmine la speranza di vita alla nascita è pari a 84,7 anni (valore medio italiano 84,5). La mortalità complessiva (per tutte le cause) oltre il primo anno di vita è pari a 108,71 per 10.000 abitanti tra i maschi (2009), contro una media nazionale di 109,41 per 10.000, mentre è pari a 71,07 per 10.000 tra le donne (contro una media nazionale di 69,31 per 10.000). Per quanto riguarda i tassi di mortalità per alcune cause (2009) la Calabria presenta, nella classe di età 19-64 anni, una mortalità per tumori tra i maschi pari a 10,32 per 10.000 (vs un valore medio nazionale di 10,53 per 10.000) e una mortalità per malattie del sistema circolatorio di 6,77 per 10.000 (vs un valore medio nazionale di 5,54 per 10.000). Tra le femmine la mortalità per tumori è pari a 7,34 per 10.000, (vs un valore medio nazionale di 7,93 per 10.000) e la mortalità per malattie del sistema circolatorio di 2,07 per 10.000 (vs un valore medio nazionale di 1,84 per 10.000). La Calabria presenta una quota di non fumatori pari al 60,5% – percentuale maggiore in Italia (anno 2011) della popolazione regionale di 14 anni ed oltre (media nazionale 52,7%). In Calabria fuma il 18,8% della popolazione regionale di 14 anni ed oltre (valore medio nazionale 22,3%). La Calabria ha una quota di ex-fumatori del 19,4% (23,4% valore italiano). La regione, per quanto riguarda l’uso di alcol, fa registrare i seguenti valori: nel 2010 presenta una quota di non consumatori pari al 35,2%, contro un valore medio nazionale del 32,7%. I consumatori sono il 63,2% contro un valore medio nazionale del 65,7%. La prevalenza di consumatori a rischio di 11-18 anni è pari all’11,6% dei maschi , al 10% per le femmine (valore medio italiano 10,2%), per un totale del 10,8% dei giovani in questa fascia d’età.  
La prevalenza di consumatori a rischio di 19-64 anni è pari al 19,4% dei maschi (valore medio italiano 21,5%) e al 4% delle femmine (valore medio italiano 5,4%). Il totale dei consumatori a rischio è l’11,6% degli individui in questa fascia d’età (valore medio italiano 13,4%). Quanto alle abitudini alimentari in Calabria il 2,5% della popolazione consuma in media le 5 o più porzioni di verdura, ortaggi e frutta al dì – percentuale minore in Italia, contro una media nazionale del 4,9%. La Calabria ha molti problemi di linea: presenta una percentuale di obesi pari all’11,4% dei cittadini (persone di 18 anni e oltre), contro il valore medio italiano del 10% e una percentuale di individui in sovrappeso pari al 37,1%; il valore medio nazionale è il 35,8%. Per quanto riguarda la pratica di sport il 14,4% della popolazione dai 3 anni in su pratica sport in modo continuativo, contro un valore medio italiano di 21,9%; il 26,4% fa qualche attività fisica (valore medio nazionale 27,7%). In Calabria coloro che non svolgono alcuno sport sono il 51% della popolazione, a fronte di una media nazionale 39,8%. In Calabria si registra un consumo di antidepressivi pari a 33,41 dosi definite giornaliere per 1.000 abitanti nel 2011. A livello nazionale il consumo medio è di 36,10 DDD/1.000 ab die. Il tasso standardizzato di suicidio è pari a 6,61 per 100.000, a fronte di un valore medio nazionale di 7,23 per 100.000 fra i soggetti con 15 anni ed oltre. Passando all’analisi sulla «salute» del Sistema Sanitario Regionale emerge tra le performance economico-finanziarie che nel 2009 in Calabria il rapporto spesa/PIL è pari al 10,76% (valore medio italiano 7,22%). La spesa sanitaria pro capite in Calabria nel 2011 è pari a 1.704 euro – valore minore in Italia, a fronte di una spesa media nazionale di 1.851 euro. Sempre nel 2011 la Calabria ha un disavanzo procapite di 65 euro (dato medio italiano 29 euro). La Regione presenta inoltre un disavanzo procapite cumulato pari a 622 euro dal 2002 (dato medio italiano 608 euro). Per quanto riguarda il consumo territoriale di farmaci a carico del SSN (espresso in termini di «DDD/1.000 ab die», cioè come numero medio di dosi di farmaco consumate giornalmente ogni 1.000 abitanti), nel 2011 la Calabria presenta un consumo di 1.032 DDD/1.000 ab die, a fronte di un valore medio nazionale di 963. Sempre nel 2011 la spesa pro capite per consumo di farmaci a carico del SSN in Calabria è pari a 231,2 euro (la media nazionale di 204,3 euro). In Calabria il dato sull’utilizzo di farmaci a brevetto scaduto sul totale delle DDD prescritte è pari al 53,2% del totale dei consumi, contro una media nazionale del 55,7%. La spesa per questi farmaci è pari al 31,9% della spesa totale.
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