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POTENZA – Sembra manchi un solo controllo, l’ultimo, l’ultimissimo, ma le condizioni, almeno quelle tecniche, per l’apertura del ponte attrezzato ci sarebbero tutte. In questi giorni le prove si stanno svolgendo anche di notte (la settimana prossima, i tecnici dell’Ustif, l’organismo ministeriale preposto al controllo e alle autorizzazioni per impianti di questo tipo, potrebbero avviare un ultimo tour de force giornaliero sulla struttura). A quel punto, l’amministrazione sarebbe in grado di fornire la data certa di inaugurazione della struttura che in città, in realtà, almeno a livello progettuale e secondo diversi modelli, è nata circa 20 anni fa (solo nel 2000, però, i primi passi concreti per la realizzazione). Nel frattempo, si pensa anche a un futuro più lontano. Ieri mattina, infatti, sono stati consegnati i lavori per la costruzione di un’area di interscambio e sosta lungo la Fondovalle, sul vallone di Santa Lucia. L’area (i cui lavori finanziati con fondi Cipe-Fas ammontano a un totale di 4 milioni di euro) sarà destinata anche al parcheggio di autobus e autoveicoli che dovrebbe così garantire una migliore fruizione del ponte attrezzato.
«L’obiettivo che si vuole perseguire – hanno aggiunto gli amministratori – è quello di una ri-funzionalizzazione plurimodale del trasporto cittadino, favorendo nel contempo la decongestione del traffico veicolare nelle ore di punta». L’intero intervento dovrebbe – secondo appalto – essere concluso entro la primavera del 2011, per una durata di circa 550 giorni.
Ancora attesa, allora, sulla struttura nata per essere attrezzata con negozi e servizi, ma che nel corso degli anni ha subito più variazioni progettuali fino a trasformarsi in un “semplice” collegamento tra rione Cocuzzo e Portasalza.
Sulla struttura si sono susseguiti dubbi e polemiche e alcune indagini. Se quella della Corte dei conti (che contestava un danno erariale ad alcune amministratori dei primi anni ’90 per le modalità di approvazione della progettazione) si è risolta senza contestazioni definitive, è ancora aperta l’indagine della procura della Repubblica, coordinata dal magistrato Anna Gloria Piccininni, sulla struttura e le modalità di realizzazione dell’opera.

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