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POTENZA – Migliaia di cittadini al telefono per poter prenotare, anche al San Carlo di Potenza, visite e attività ambulatoriali invocate, in qualche caso, da prima ancora dell’inizio dell’emergenza sanitaria. Un giorno particolarmente atteso, dopo tre mesi in cui la risposta è stata sempre che le agende erano chiuse. Peccato che anche questo annuncio fosse destinato a scontrarsi con la realtà.

IL CASO BARRESI, UNA FARSA

E’ una nuova “falsa ripartenza” quella compiuta, ieri, dall’azienda ospedaliera regionale, che la scorsa settimana aveva fissato per «lunedì», attraverso la voce del direttore generale Massimo Barresi, «la piena riapertura di tutte le attività e anche quelle in intramoenia». Come pure la ripartenza delle prenotazioni di prestazioni di ogni tipo, con una semplice precedenza accordata all’arretrato da smaltire. Sicché inizialmente, a detta del dg, sarebbero state fissate date un po’ più lontane del solito con l’auspicio di accorciare i tempi non appena i ritmi sarebbero accelerati

Per capire come stanno realmente le cose è bastato provare a chiamare il Centro unico di prenotazioni nella giornata appena trascorsa. Un’operazione già abbastanza complessa di per sé data la concentrazione record di chiamate che ha esaurito per tutta la mattinata anche la coda gestita dalla segreteria elettronica. Facendolo risultare occupato come un normale telefono di casa

Evidente anche l’imbarazzo degli operatori, che a chi chiedeva notizie sulle agende effettivamente riaperte hanno spiegato che da ieri si sarebbe aggiunto solo il laboratorio di analisi del San Carlo agli ambulatori in cui si possono prenotare nuove prestazioni

«Speravamo anche noi che da oggi avremmo potuto fare di più. Ma ci hanno detto di no». Così un’operatrice. «Le persone ci insultano e non sappiamo che dire. Provate a richiamare la prossima settimana»

Non molto migliore anche la situazione al numero che serve per le prenotazioni di visite in regime libero – professionali coi medici del San Carlo. Dove però l’operatore risponde subito

Anche qui, infatti, sono ancora molto pochi gli ambulatori che accettano nuove prenotazioni.

Unico dato positivo pare, quindi, quello dell’attività operatoria, che ieri avrebbe visto già attive quattro sale operatorie.

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