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Sette ettari di uliveto sono andati in fumo e a provocare l’incendio potrebbe essere stato qualcuno a cui probabilmente non va giù che a gestirli siano persone impegnate nella lotta alla ‘ndrangheta. Domenica scorsa la cooperativa Valle del Marro di Libera Terra è stata oggetto di un vero e proprio attacco da parte di ignoti che hanno mandato in fumo buona parte degli alberi di ulivo piantati in un terreno sito in località Baronella, nella frazione di Castellace del Comune di Oppido Mamertina. Un pezzo di terra grande complessivamente undici ettari, confiscato alla cosca Mammoliti e affidato in concessione alla cooperativa nel maggio del 2005. Quasi sei anni di lavoro e di sacrifici svaniti in pochi minuti, a causa di un incendio di matrice dolosa. Ad avvertire i giovani della Cooperativa Valle del Marro sono stati i Carabinieri della Stazione di Oppido Mamertina, giunti sul posto in seguito ad una segnalazione e che ora indagano per cercare di individuare gli autori dell’intimidazione. Decisa la reazione all’episodio di don Luigi Ciotti, presidente di Libera: «le fiamme che hanno colpito l’uliveto in Calabria, insieme alle altre intimidazioni subite in questi giorni, provocano certo disorientamento e fatica, ma non fermeranno la scelta, l’impegno, la determinazione di Libera e della sua rete nell’opera di restituzione alla collettività, in Calabria come in tante altre parti del Paese, di quanto le mafie hanno sottratto con la violenza e la minaccia. Il nostro impegno per la legalità e la giustizia – ha proseguito il sacerdote – non subirà alcun cedimento».
Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, sarà domani a Polistena e Oppido Mamertina per incontrare i giovani della cooperativa e visitare il terreno incendiato. L’annuncio della presenza di don Ciotti è stato dato nel corso di una conferenza stampa promossa dalla Valle del Marro per presentare la quinta edizione dei campi di lavoro estivi che coinvolgono decine di giovani provenienti da altre regioni italiane.
Quest’anno l’iniziativa vedrà coinvolti ragazzi della città e della provincia di Bologna impegnati a dare una mano agli animatori della cooperativa. Don Pino Demasi, referente di Libera nella Piana di Gioia Tauro, nell’incontro con i giornalisti, ha inteso ringraziare “coloro che nel mondo istituzionale, della magistratura, ecclesiale, del sindacato e i tanti amministratori locali che hanno inteso fare sentire la loro vicinanza alla cooperativa”.

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