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La piccola Aisha accolta da una volontaria della Croce rossa di Crotone

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CROTONE – Le ricorrenze di Natale e Santo Stefano sono state vissute all’insegna dell’accoglienza a Crotone. Nel giro di due giorni si sono registrati cinque sbarchi di migranti e tra i nuovi arrivati c’è una bimba di poco più di un anno, Aisha, una piccola siriana a cui, dopo una traversata da brivido, si è aperto un largo sorriso appena ha visto una volontaria della Croce rossa che le correva incontro con una merendina. Un’immagine emblematica, simbolo del Natale 2021 in una città crocevia dell’immigrazione.

Mentre i più erano concentrati su cenoni e regali di Natale, oltre 760 disperati affrontavano la traversata della loro vita con addosso la salsedine e il terrore della morte per giungere a Crotone, che forse sarà soltanto una tappa della loro odissea.

Impegnatissimi i militari della Sezione navale della Guardia di finanza di Crotone, che nel giorno di Natale hanno messo in salvo 280 persone gestendo tre sbarchi, ai quali se ne sono aggiunti altri due nel giorno di Santo Stefano, con altri 480 migranti accolti. Il carico umano più consistente, con 400 a bordo, è l’ultimo avvistato.

Sette gli scafisti individuati e fermati in relazione agli sbarchi di Natale a cui potrebbero aggiungersi altri arresti. Gli interventi di soccorso sono scattati quasi tutti nella località Capo Rizzuto, dove i velieri, salpati dalle coste turche, sono stati abbordati dai finanzieri crotonesi diretti dal tenente Gaetano Barbera.

Dei due sbarchi di ieri, invece, uno, almeno per quanto riguarda l’intervento in mare, è stato gestito completamente dalla Capitaneria di porto di Crotone che in un caso è intervenuta più a sud.

Hanno avuto un gran da fare a terra anche gli operatori della polizia di Stato nel seguire complesse procedure di identificazione per quasi 800 persone in due giorni di fuoco. Un’impennata di partenze, dunque, che si spiega col fatto che i trafficanti hanno ripreso il largo approfittando delle buone condizioni meteo marine, mentre nei giorni scorsi il mare grosso rendeva impossibili le traversate.

Il primo intervento è stato alle 6 di Natale, quando una vedetta delle Fiamme gialle ha intercettato una barca a vela con a bordo un centinaio di migranti che cercavano di raggiungere la costa calabrese all’altezza di Capo Rizzuto. Il veliero, proveniente dalla Turchia, aveva a bordo anche 25 bambini. Le operazioni di sbarco sono state eseguite al porto di Crotone sotto il coordinamento della Prefettura con l’assistenza dei sanitari del 118 e dei volontari della Croce rossa. I militari della Guardia di finanza hanno individuato due sospetti scafisti. I migranti sono stati trasferiti presso il centro d’accoglienza di Sant’Anna dove sono stati sottoposti a tampone e dovranno osservare il periodo di quarantena, come disposto dalle procedure anti covid.

A mezzogiorno altri mezzi dipendenti dal Reparto aeronavale di Vibo valentia hanno intercettato, sempre nella stessa zona, altre due imbarcazioni con a bordo 80 persone ciascuna che sono giunte al porto di Crotone nel tardo pomeriggio. Anche in questo caso tra i nuovi arrivati ci sono tanti bambini e minori.

Durante uno degli sbarchi di Natale, uno degli scafisti ha peraltro tentato di speronare la vedetta delle Fiamme gialle mettendo a repentaglio non solo le vite dei passeggeri ma anche quelle dei finanzieri. Nella mattinata di Santo Stefano un pattugliatore della Guardia di finanza è intervenuto sempre a Capo Rizzuto per soccorrere un veliero con a bordo altri 80 profughi poi trasbordati al porto di Crotone dalla Capitaneria che poche ore era intervenuta un po’ più a sud per soccorrere un peschereccio che trasportava il carico più consistente, addirittura altri 400 migranti, giunti su un mercantile battente bandiera russa, il “Mekhanik Herokin”, che li aveva soccorsi al largo della costa crotonese.

Le operazioni relative a quest’ultimo sbarco si sono rivelate complesse poiché le dimensioni del mercantile erano tali da impedire all’imbarcazione l’attracco in porto. La situazione si è risolta grazie all’intervento della Guardia costiera, che ha condotto i migranti, 90 per volta, sulla terraferma. Tra loro molti minori non accompagnati. Molti anche i bambini arrivati insieme alle loro mamme e le donne in stato di gravidanza, per una delle quali è stato necessario il ricovero in ospedale. Per fortuna solo una persona, al momento, è risultata positiva al Covid. I migranti battono la rotta dell’Egeo, come di consueto a queste latitudini, e provengono da Siria, Afganistan e Iraq.

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