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NAPOLI. Possibile che nel campionato italiano, anche negli anni in cui, di estremi difensori stranieri non se ne vedevano, la figura del pipelet sia stata sempre un punto di riferimento di valore per ogni squadra, ed oggi, nelle ultime novantasei ore, è diventata il tallone di Achille della maggior parte delle compagini, e atleti della indubbia fama di numeri uno, addirittura nel mondo, lascino sbigottiti allenatori, compagni di squadra, tifosi, e mandano in tilt i pronostici, assegnando, agli scommettitori, percentuali elevate alle vittorie di Empoli e Bologna, capaci di stravolgere gli esiti previsti grazie ad errori proprio di Meret e Radu, portieri delle compagini più forti, almeno sulla carta, mentre Consigli, portiere del Sassuolo offre, con un altro tipo di “papera”, la vittoria alla Juventus? E se qualcuno non volesse elevare a ruolo di grandi capacità ed esperienza, i calciatori citati, anche chi è stato sul tetto del mondo, con la nazionale, e grazie alla sua lunga militanza con la maglia bianconera, una miriade di volte cucirsi sul petto lo scudetto tricolore, il Gigi Buffon è riuscito a farsi deridere in quel di Perugia, con la divisa del Parma, per un “liscio” clamoroso, non colpendo la sfera con il piede, e dando il la al raddoppio umbro.

Si vuole tralasciare, per rimanere sempre con il marchio italiota, il clamoroso errore di Donnarumma, parigino di adozione a difesa della porta del PSG, costata l’eliminazione dei transalpini dalla semifinale di Champion’s ? Ed è il portiere dell’Italia, che grazie a lui, impeccabile nella lotteria dei rigori, contro Spagna e Inghilterra, garantendo la vittoria finale, ritenuto, poi, colpevole sul gol della Macedonia, determinando l’esclusione dai Mondiali del Qatar, non era nuovo ad errori del genere, anche quando difendeva per il Milan. Insufficienti questi numeri uno? Decisamente, soprattutto avendo determinato con le loro “fesserie” l’esito di questo campionato, escludendo dalla lotta per il titolo, il Napoli e l’Inter, dando il lasciapassare alla Juve per il quarto posto. Rischieranno, sia Meret che Radu, di rovinarsi, per un po’, la carriera, risultando quasi impossibile la riconferma del venticinquenne friulano all’ombra del Vesuvio, dopo quattro anni non esaltanti, raramente in grado di mantenere il clean sheet ( la porta indenne …) e, sommerso dalle critiche per aver spento il sogno scudetto dei nerazzurri, il ventiquattrenne rumeno farà le valige per “farsi le ossa”, nonostante il suo passato con Avellino, Genoa e Parma, al fine di giustificarne l’ovvia espiazione della malefatta. Si sosteneva e si asseconda, oggi, che non esistono coppie di difensori di valore, fatti salvi “gli inossidabili” Chiellini e Bonucci, ma ora si sta aprendo una voragine anche alle spalle, non potendo contare su portieri di razza, alla stregua dei grandi del passato, come Zoff, Pagliuca, Zenga, Toldo, Castellini, Albertosi e tanti altri!

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