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Una seduta del consiglio dei ministri

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Il Governo approva la Nadef e ci mette dentro un tesoro da 22 miliardi

Il Consiglio dei ministri ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef) e un decreto legge con norme in materia di giustizia e proroga di termini per i referendum, l’assegno unico e l’Irap. La Lega, però, non ha partecipato al voto sulla norma che riguarda i referendum, esprimendo dissenso sulla scelta di prorogare i termini per la presentazione delle firme.

«L’intonazione della politica di bilancio rimane espansiva nei prossimi due anni e poi diventa gradualmente più focalizzata sulla riduzione del rapporto debito/Pil – si legge nella premessa alla Nadef a firma del ministro dell’Economia, Daniele Franco -La completa realizzazione del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr) resta la grande scommessa per i prossimi anni, in un contesto mondiale che è forse il più complesso e articolato della storia recente. È una scommessa che l’Italia può vincere con la coesione interna, il buon governo e un forte radicamento europeo».

IL GOVERNO APPROVA LA NADEF, IL PRIMO TESORO È LA CRESCITA

Nella Nadef la crescita stimata del Pil nel 2022 è del 3,3%, con una revisione al rialzo rispetto alle previsioni del Def di aprile (+3,1%). Nel 2023 rallenterà al +0,6%, per poi risalire (in questo caso le stime confermano le previsioni del Def) a +1,8% nel 2024 e +1,5% nel 2025.

«La previsione di aumento del Pil per quest’anno viene rivista al rialzo». Si legge nel documento «grazie alla crescita superiore al previsto registrata nel primo semestre e pur scontando una lieve flessione del Pil nella seconda metà dell’anno».

«L’aggiornamento della previsione evidenzia anche un rialzo del sentiero dell’inflazione e della crescita salariale». Si legge nella Nota di aggiornamento «si continua comunque a prevedere che il tasso d’inflazione cominci a scendere entro la fine di quest’anno».

L’indebitamento netto tendenziale, si legge nella Nadef, nel 2022 scende al 5,1% (a fronte dell’obiettivo del 5,6% indicato in aprile col Def) e si attesterà al 3,4% nel 2023, sempre in calo dalla stima del Def (3,9%).

«Nelle proiezioni aggiornate per il 2022 – si legge ancora – la finanza pubblica beneficia del positivo andamento delle entrate e della moderazione della spesa primaria sin qui registrate quest’anno, mentre risente dell’impatto sul servizio del debito dell’aumento dei tassi d’interesse e della rivalutazione del nozionale dei titoli di Stato indicizzati all’inflazione».

«Le previsioni economiche della Nadef – si legge – sono improntate, come per i precedenti documenti di programmazione, a un approccio prudenziale. Anche in un contesto difficile come quello attuale esistono tuttavia margini perché tali previsioni siano superate».

IL TESORO NELLA NADEF DEL GOVERNO: LO SPAZIO DI MANOVRA

Intanto, lo spazio di manovra per il 2022 aperto dalla differenza tra deficit tendenziale e programmatico ammonta a circa 22 miliardi di euro.
Il tasso di disoccupazione è stimato a quota 9,1% nel 2022, all’8,4% nel 2023 e al 7,7% nel 2024.

Gli interventi di politica fiscale che il governo vuole adottare determinano un rafforzamento della dinamica espansiva del Pil nell’anno in corso e nel successivo. Rilevano in particolare la conferma delle politiche invariate e il rinnovo di interventi in favore delle Pmi e per promuovere l’efficientamento energetico e dell’innovazione. Si avvia inoltre la prima fase della riforma dell’Irpef e degli ammortizzatori sociali e si prevede che l’assegno unico universale per i figli sia messo a regime.

FISCO

Alla manovra di bilancio saranno collegati venti disegni di legge. Tra i quali la delega per la riforma fiscale e la legge annuale sulla concorrenza 2021. Non compare, invece, alcun provvedimento sul salario minimo, mentre c’è un provvedimento per l’aggiornamento e il riordino della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Un ddl per la revisione degli incentivi alle imprese e il potenziamento e la semplificazione del sistema degli incentivi alle imprese del Mezzogiorno. Un altro ddl punta allo sviluppo delle filiere e a favorire l’aggregazione tra imprese, mentre un altro ancora riguarda la revisione di alcune norme del codice della proprietà industriale.

SUSSIDI DANNOSI

«Le entrate derivanti dalla revisione delle imposte ambientali e dei sussidi ambientalmente dannosi – si legge ancora – andranno utilizzate per ridurre altri oneri a carico dei settori produttivi» e le «risorse di bilancio verranno indirizzate verso gli investimenti e le spese per ricerca, innovazione e istruzione».

SCUOLA

«Per quanto concerne, invece, i servizi sociali erogati a livello locale dai Comuni – recita la Nadef – l’intervento legislativo che sarà incluso nella Legge di Bilancio si propone di orientare gradualmente l’utilizzo del Fondo di solidarietà comunale, già incrementato dalla legge di bilancio 2021 e genericamente dedicato al potenziamento dei servizi sociali, verso l’obiettivo di servizio di un assistente sociale ogni 6.500 abitanti. Infine, saranno introdotte misure volte a potenziare il trasporto scolastico di studenti disabili delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado».

Nella Nadef si ricordano anche le politiche per gli asili nido. Politiche che puntano ad «assicurare che almeno il 33% della popolazione di bambini residenti ricompresi nella fascia di età da 3 a 36 mesi possa usufruire nel 2026 del servizio». È stato infine deciso il prolungamento di misure adottate al Mise nel corso del 2020, come il Superbonus 110%, Transizione 4.0 e il potenziamento del Fondo centrale di garanzia per le Pmi. Infine, con la prossima legge di Bilancio 2022-24 sarà rafforzato il Sistema sanitario nazionale, al fine di migliorare l’accesso alle cure e incoraggiare la prevenzione.

Risorse aggiuntive verranno destinate ai rinnovi dei contratti pubblici e al rifinanziamento delle politiche invariate che non sono coperte dalla legislazione vigente, tra le quali rientrano le missioni di pace, taluni fondi di investimento e il rinnovo di alcune politiche in scadenza.

LINK ALLA NOTA DI PALAZZO CHIGI


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