X
<
>

L'ex presidente della Regione Mario Oliverio

Condividi:
2 minuti per la lettura

L’ex presidente della Regione Calabria Mario Oliverio è stato assolto dalle accuse di peculato in relazione ad un evento del Festival dei due mondi di Spoleto

CATANZARO – Il Tribunale di Catanzaro ha assolto l’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, dall’accusa di peculato: la sentenza è stata emessa oggi pomeriggio nell’ambito del procedimento aperto dalla Procura sulla presunta distrazione di fondi pubblici in occasione dell’edizione del “Festival dei Due Mondi” di Spoleto svoltosi nel luglio del 2018.

Oltre a Oliverio, difeso dall’avvocato Enzo Belvedere, sono stati assolti anche l’ex parlamentare del Pd Ferdinando Aiello e il fondatore e presidente della Hdrà Spa, Mauro Lucchetti.

L’accusa a carico dei tre imputati era quella di aver utilizzato oltre 95mila euro di fondi pubblici, destinati alla promozione turistica della Regione Calabria ma, invece, per la Procura, impiegati per finanziare un evento giornalistico di promozione politica, in pratica un talk show di Oliverio insieme al giornalista Paolo Mieli (si trattava del format “Hdrà Talk – I dialoghi di Paolo Mieli”) inserito nel cartellone del Festival di Spoleto.

Mario Oliverio assolto dalle accuse di peculato, i fatti contestati

Secondo l’ipotesi accusatoria il denaro sarebbe finito nelle casse della Hdrà Spa, che sarebbe entrata in contatto con Oliverio attraverso la mediazione di Aiello. Per la Procura inoltre i fondi pubblici sarebbero stati utilizzati anche per pagare l’ospitalità di personalità del giornalismo e dello spettacolo, intervistate nel corso della manifestazione.

Tesi però non accolte dal Tribunale di Catanzaro che ha assolto i tre imputati. La Procura aveva chiesto la condanna a 4 anni per Oliverio, e a 2 anni e 8 mesi per Aiello e Lucchetti. La società Hdrà, in una nota, conferma che «in data odierna il tribunale di Catanzaro ha assolto “perché il fatto non sussiste” il proprio fondatore Mauro Luchetti “da ogni addebito”, aggiungendo che «la sentenza ha spazzato ogni dubbio sulla legittimità dell’operato della nostra società e del suo presidente Mauro Luchetti, il quale tiene a dichiarare: “Pur dispiaciuto per i danni collaterali che il coinvolgimento processuale ha arrecato al nostro gruppo in termini economici e di immagine, ho sempre avuto fiducia nella giustizia e nell’esito positivo del processo”».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE