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Un progetto di Ponte sullo Stretto

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Un emendamento di Battistoni e Furgiuele prevede un milione di euro l’anno per 7 anni alla società la comunicazione sul Ponte sullo Stretto

UN MILIONE di euro alla società che realizzerà il Ponte sullo Stretto per fare attività di comunicazione sul progetto. Lo prevede un emendamento dei parlamentari Francesco Battistoni e Domenico Furgiuele – relatori del disegno di legge di conversione del decreto Ponte – depositato giovedì scorso e annunciato il giorno prima nelle commissioni congiunte Ambiente e Trasporti della Camera. Ad anticipare il testo dell’emendamento è il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli. I milioni, scrive Repubblica, sarebbero poi in totale sette: uno all’anno dal 2024 al 2030.

«Un milione di euro da dare al consorzio Eurolink per fare operazione di comunicazione, ossia per far capire alla popolazione quanto sia valida la costruzione dello Stretto. Ciò fa capire quale sia la genesi di questo progetto, il cui artefice principale è il ministro Salvini – ha detto Bonelli in conferenza stampa – uno strumento vero e proprio di propaganda».

UN MILIONE L’ANNO PER SETTE ANNI PER LA COMUNICAZIONE SUL PONTE

Furgiuele in commissione, davanti alle sollecitazioni della minoranza non proprio contenta di ricevere gli emendamenti “a puntate”, aveva spiegato che la proposta prevedeva «l’attuazione di iniziative di informazione a carattere pervasivo sui territori, con particolare riguardo ai due centri più grandi, volte a sopperire anche all’assenza di un dibattito pubblico preventivo».

Un modo, par di capire, per rispondere anche alla richiesta (non accolta dalle commissioni) di consentire ai Comuni di Villa San Giovanni e di Messina di partecipare alle sedute del Consiglio d’Amministrazione della Stretto di Messina SpA. Erano stati presentati quattro emendamenti in tal senso dalle opposizioni: tutti respinti.

«Sulla composizione del consiglio di amministrazione – aveva osservato in commissione il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi – sono oggi allo studio opere ferroviarie più complesse e più costose del ponte. Tale opera è un grande corridoio europeo; non è possibile coinvolgere in tutte le società che stiano realizzando opere così importanti rappresentanti dei comuni interessati». Chissà se ai Comuni basterà.


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