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La zona industriale di Melfi dove operano diverse aziende dell’indotto Stellantis

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POTENZA – «La Fdm srl ha confermato che l’appalto che la società aveva con Stellantis non è stato rinnovato e pertanto i lavoratori diretti di Fdm srl, ma anche quelli indiretti di Las automotive, non avranno più il loro posto di lavoro. Non bisogna lasciare nessuno a casa. Stellantis si fermi con le internalizzazioni». Dura presa di posizione di otto sindaci del comprensorio a nord del Potentino – Giuseppe Maglione, di Melfi, Antonio Carretta (Lavello), Mario Di Nitto (Rionero in Vulture), Biagio Cristofaro (Rapolla), Antonio D’Amelio (Montemilone), Marianna Iovanni (Venosa), Antonio Murano (Barile) e Fiorella Pompa (Ginestra) – dopo quanto accaduto nei giorni scorsi nell’incontro a Confindustria, dove la Fdm, azienda della logistica cui è legata indirettamente la Las automotive, ha confermato il mancato rinnovo dell’appalto da parte di Stellantis con i lconseguente rischio per i posti di lavoro.

«La Regione Basilicata e il presidente Bardi devono convocare immediatamente un tavolo – scrivono gli amministratori comunali – affinché tutti i lavoratori possano partecipare alla transizione. Bisogna mettere in campo ogni azione utile con Stellantis affinchè non ci siano licenziamenti. La perdita di appalto di lavoro di Sit Fdm non può ricadere sui lavoratori. Oggi più che mai il territorio deve mettere insieme un progetto serio, un patto per Melfi affinchè tutti i lavoratori possano partecipare in un processo storico di transizione. Pertanto – è la richiesta avanzata dagli otto sindaci – si convochi immediatamente un tavolo permanente in Regione Basilicata affinchè si possa trovare un accordo complessivo in primis mettendo a riparo i lavoratori senza nessun licenziamento e costruire insieme un percorso con tutti gli strumenti già in essere, aria di crisi complessa, Zes unica e soprattutto partendo dal piano industriale delle cinque vetture elettriche a Melfi, affinchè non si licenzi nessuno».

Una richiesta, in effetti, già formulata da tutte le organizzazioni sindacali subito dopo l’incontro svoltosi nella sede lucana di Confindustria.

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale di Basilicata Oltre, Massimo Zullino: «Cosa aspetta ancora il presidente Bardi a richiedere un tavolo ministeriale sulla questione legata all’indotto Stellantis? Nelle ultime ore è giunta la comunicazione di Fdm con cui si annunciava la perdita della commessa in essere per lo stabilimento Stellantis Melfi e la conseguente perdita di 110 unità lavorative. Parliamo di altre famiglie che rischiano fortemente di avere problemi seri, pertanto, non c’è tempo da perdere, ma urge intervenire e interessare il governo nazionale».

Zullino, esprimendo «solidarietà alle famiglie lucane coinvolte», sottolinea che «è necessario provare a trovare un percorso con le giuste mediazioni per non far perdere posti di lavoro sul territorio. Sarebbe un epilogo terrificante per troppi lucani che meritano più rispetto e considerazione. Non si può rimanere impassibili e perdere tempo prezioso. Dunque mi unisco alla richiesta già avanzata dalle organizzazioni sindacali nella speranza che il presidente Bardi finisca di preoccuparsi esclusivamente di una sua possibile ricandidatura e pensi ai veri problemi che colpiscono la comunità lucana. Serve un tavolo ministeriale per affrontare concretamente e seriamente la questione».

Dello stesso avviso anche la segretaria cittadina di Basilicata Oltre a Lavello e assessora alle Politiche sociali del Comune, Tania Di Vittorio: «Si tratta di una grave situazione che riguarda troppe famiglie del territorio che sperano di poter proseguire la loro vita lavorativa. Occorrono chiarezza e responsabilità nei riguardi di queste persone che chiedono solamente serenità in termini occupazionali. Per quanto mi compete – conclude Di Vittorio – esprimo la massima vicinanza alle famiglie coinvolte e attendiamo una mossa dal presidente Bardi nell’interesse esclusivo delle famiglie coinvolte».

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