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Incidente sulla Potenza-Melfi, un morto. In serata un altro impatto fatale, muore una donna. L’ira dei sindacati. Santarsiero: subito il raddoppio della SS 658

POTENZA – Una persona è morta in un incidente stradale avvenuto stamani – per cause in fase di accertamento – sulla Potenza-Melfi, al km 5,500 vale a dire a pochi chilometri dal capoluogo lucano. Secondo quanto si è appreso, nello scontro frontale sono rimasti coinvolti un autocarro e un’automobile. Sul posto sono giunti gli operatori sanitari del 118, Vigili del Fuoco e uomini della Polizia stradale. A perdere la vita è il geometra 45enne Franco Taurisano, di Tito.

La strada statale 658, dopo l’impatto mortale,  era stata provvisoriamente  chiusa al traffico, in entrambe le direzioni: il traffico al momento viene deviato su viabilità alternativa segnalata in loco. Sul posto, oltre al personale Anas, sono ancora al lavoro anche le forze del’ordine e il personale del 118 per ripristinare il prima possibile la regolare circolazione, come si legge in una nota dell’Anas.

In serata un’altra vittima: la Fiat Panda di Donatella Di Vittorio, 37enne di Lavello, molto nota in paese per il suo attivismo nel sociale e candidata alle ultime Amministrative, si è scontrata frontalmente con un autoarticolato sulla provinciale che unisce Melfi alla zona industriale di San Nicola. Anche per lei non c’è stato nulla da fare.

SANTARSIERO: SERVE IL RADDOPPIO “Non possiamo più sostenere le morti sulla Potenza-Melfi come non possiamo più sostenere lo stato di questa arteria e la sua pericolosità”.

Così il presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Vito Santarsiero che aggiunge: “Continuiamo a ritenere che occorre il raddoppio dell’arteria e che serve una revisione della pianificazione nazionale di settore che nulla dice in tale direzione. Non servono le terze corsie che peraltro stanno creando da anni ulteriori condizioni di pericolosità e continui rallentamenti per lavori bloccati e restringimenti di carreggiata, cosa che peraltro accadrebbe per altri anni per lavori  previsti da altri stralci”.

“La Potenza- Melfi – continua – è una emergenza, e rappresenta sempre più un grave limite per la sicurezza e lo sviluppo stesso della regione. Le molteplici prese di posizione del Consiglio regionale sullo stato e sulle prospettive di questa strada non sono bastate, sono rimaste inascoltate, mi farò carico di riportare direttamente tali emergenze sui tavoli nazionali del Ministero e dell’Anas per ricevere puntuali risposte. Intanto – conclude Santarsiero -chiederemo che siano immediati gli interventi più volte richiesti per la messa in sicurezza dei tratti più pericolosi e la installazione di tutor per il controllo della velocità”.

I SINDACATI: SUBITO MESSA IN SICUREZZA “L’ennesimo drammatico incidente avvenuto  sulla strada statale Potenza–Melfi conferma la pericolosità di questo tratto stradale dove troppe mamme continuano a piangere i propri figli”: lo dichiarano Carmine Lombardi, Michele La Torre ed Enzo Iacovino rispettivamente segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. 

“Quest’ultimo incidente mette in luce ancora una volta come quest’arteria abbia bisogno con urgenza della sua messa in sicurezza proprio per evitare che in futuro continuino ad avvenire incidenti mortali di questa portata” ha aggiunto Carmine Lombardi.

“Sembrava imminente – ha proseguito Michele La Torre – l’avvio dei lavori di messa in sicurezza della Potenza-Melfi, ma ad oggi abbiamo notizie di uno stallo nell’avvio dei lavori. Ci siamo più volte preoccupati di segnalare all’Anas e alla Regione Basilicata della pericolosità dell’arteria con i restringimenti e la mole di traffico che l’arteria sopporta quotidianamente. 

“Ci risulta infatti – ha aggiunto Enzo Iacovino – che il 27 aprile u.s. ci sia stato il trasferimento alla Società Aleandri del ramo di azienda della Tecnis che comprende anche l’appalto della potenza Melfi”. 

“Ricordiamo, proseguono i sindacalisti, che a 25 anni dell’insediamento Fca finalmente nel 2014 ci fu l’aggiudicazione della gara a favore del Consorzio stabile Si.nte.si, la cui procedura di affidamento si sospese per via del ricorso al Tar della Tecnis, azienda classificatasi seconda nella gara. Ricorso che porto all’assegnazione dell’appalto a quest’ultima. 

A tal proposito, proseguono i rappresentanti di categoria di Cgil Cisl e Uil abbiamo ri-chiesto con urgenza la convocazione nuovamente dell’Osservatorio Regionale dei lavori pubblici per accelerare le procedure di ri-avvio dei lavori”. 

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