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Nazzareno Salerno

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VIBO VALENTIA – L’ex assessore al lavoro, Nazzareno Salerno, avrebbe preteso che l’istruttoria delle domande degli aspiranti al beneficio economico del Credito Sociale fosse svolta da un organismo creato ad hoc: il Comitato di Gestione. Lo si evince dalle carte dell’inchiesta “Robin Hood” (LEGGI LA NOTIZIA) coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

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ALL’OPERAZIONE ROBIN HOOD

 Per quella vicenda sono finiti sul registro degli indagati i nomi di cinque persone. Secondo la prospettazione investigativa si sarebbe fatto ricorso al Comitato, anziché a personale interno all’Ente, e quindi senza costi aggiuntivi per lo stesso, provvedendo a nominare quali relativi componenti, «al solo fine di favorire i componenti in virtù di motivi personali e in totale assenza di alcuna valutazione di merito o di tutela dell’interesse della Pubblica amministrazione Antonio Cusimano (legato a Salerno da un rapporto di amicizia), Francesco Perri, Luigi Gullo e Martino Valerio Grillo (soggetto in grado di dargli appoggio elettorale ed ex coordinatore provinciale del partito di Forza Italia di Vibo) e Francesco Lia. In tal modo si sarebbe procurato a questi ultimi un ingiusto vantaggio patrimoniale – pari alle somme percepite in forza dei contratti professionali stipulati – con speculare, come detto, danno ingiusto per la Regione Calabria, peraltro di rilevante gravità, pari a 237mila euro, derivante per l’appunto dall’ingiustificato mancato ricorso al personale interno».

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