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Una piattaforma petrolifera

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CROTONE – Una nuova sentenza della commissione tributaria provinciale stabilisce il diritto per il comune di Crotone a percepire da parte di Eni altri 7 milioni di euro a valere sulla annualità 2017 e 2018 a titolo di Imu sulle piattaforme.

Dopo la prima sentenza favorevole già ottenuta dal Comune in precedenza e con riferimento all’attività di accertamento per l’Imu per l’annualità 2016, con una nuova sentenza emessa dalla commissione tributaria provinciale di Crotone ha nuovamente rigettato i ricorsi promossi dai legali di Eni s.p.a. contro gli avvisi di accertamento emessi dal Comune di Crotone ai fini del pagamento dell’Imu sulle piattaforme per le annualità 2017 e 2018, condannando la società al pagamento di oltre 15.000 euro di spese di lite.

Attraverso tale sentenza, dopo gli oltre 3.000.000 di euro già ottenuti per l’anno 2016, l’ente introiterà ulteriori 6.838.858,16 euro, di cui 3.421.032,89 per l’anno 2017 e 3.417.825,27 per l’anno 2018. In questi giorni l’ente sta provvedendo ad emettere l’ultimo avviso relativo all’annualità 2019 prima del definitivo passaggio alla nuova imposta sulle piattaforme marine introdotto a decorrere dal 2020.

«Manteniamo i piedi per terra. Siamo consapevoli che si tratta di una partita processuale ancora aperta – dichiara il sindaco Vincenzo Voce – ma siamo convinti delle nostre ragioni e confidiamo nel prudente atteggiamento di Eni, auspicando una soluzione tombale sull’intera vertenza. Ringrazio ancora una volta il nostro difensore, Professore Salvatore Muleo, per il nuovo risultato positivo».

Il primo cittadino di Crotone ha poi aggiunto, riguardo l’attività del legale del comune, che «è riuscito ad ottenere una sentenza particolarmente approfondita che ha accolto in pieno le tesi dell’ente», una decisione quella dei giudici «destinata a pesare sull’intero fronte contenzioso pendente».

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