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Il commissario prefettizio Antonio Reppucci

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PIZZO (VIBO VALENTIA) – «Ho firmato oggi altri 12 ordinanze di quarantena, arriviamo così in totale a 20; dobbiamo monitorare con attenzione la situazione perché il numero è destinato a salire».

Non nasconde la sua preoccupazione per la nuova ondata di contagi il commissario prefettizio alla guida di Palazzo San Giorgio, Antonio Reppucci. Il focolaio, ormai è certo, è partito da una classe dell’asilo dell’infanzia di via Nazionale, dove sono risultati positivi 3 bambini, ma altri sono in attesa di tampone molecolare; a loro vanno aggiunti alcuni genitori, alcune insegnanti e poi fratelli e sorelle che frequentano la scuola elementare di San Sebastiano e qualcuno anche la scuola media.

Ma il tracciamento, già avviato dall’Asp, dovrà riguardare anche i diversi luoghi extra scolastici frequentati dai bambini, come la scuola calcio e la palestra. Insomma, in una piccola comunità come quella pizzitana è facile che il contagio corra veloce soprattutto quando si ha a che fare con bambini così piccoli per i quali, giustamente, il distanziamento rimane un qualcosa di impossibile da attuare.

È per questo che ieri pomeriggio lo stesso Reppucci, in accordo con il dottore Vincenzo Pagnotta, responsabile del centro vaccinale di Pizzo e Franco Di Leo, presidente della Protezione Civile, ha reso noto la volontà di avviare uno screening di tutta la popolazione scolastica.  

Da oggi, previa prenotazione al numero di cellulare +393515250087, presso il lab vaccinale sito in località Sant’Antonio ci si potrà sottoporre a tampone antigienico rapido dalle 9 alle 21; sul costo del tampone ci sono ancora dei dubbi perché il comune ha avviato le verifiche del caso per capire quanto potrà essere finanziato a copertura, quantomeno parziale, del prezzo del dispositivo così da avere un costo finale per le famiglie inferiore a quello dei tamponi che vengono effettuati nelle farmacie o nei laboratori privati.

Nel frattempo, in attesa che l’Asp comunichi l’ufficialità della positività di altri bambini, restano 2 le classi nelle quali è sospesa la didattica in presenza.

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