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TROPEA – La bella città, perla del Tirreno, si candida al titolo di Capitale italiana della cultura 2021. Aveva giù provato nel 2015, ma venne battuta da Mantova. Stavolta la selezione riguarda l’anno 2021.

A partecipare con la loro candidatura sono 44 città e tra loro c’è anche Tropea che ci prova ancora una volta, probabilmente, oggi, con maggiori possibilità di superare tutte le prove.Il titolo di Capitale Italiana della Cultura, che è stato istituito dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini con la legge Art Bonus nel 2014, viene conferito per la durata di un anno.

La città vincitrice riceverà un milione di euro per la realizzazione del programma presentato.

Le 44 città che hanno presentato la loro candidatura, entro il 2 marzo dovranno presentare i propri dossier di candidatura. Ad esaminarli sarà una giuria di sette esperti di chiara fama.

E poi, entro il 30 aprile, saranno resi noti i nomi di dieci città i cui progetti sono stati selezionati. Quindi entreranno nella rosa delle città finaliste e saranno invitate per una audizione.

«La città Capitale italiana della Cultura 2021 – spiega la nota del Mibact – verrà scelta esclusivamente sulla base di questi colloqui entro il 10 giugno, quando la giuria indicherà pubblicamente al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo la candidatura più idonea da formalizzare con delibera del Consiglio dei Ministri».

E sarà allora che si conoscerà il nome della città scelta per essere la capitale italiana della cultura per il 2021.

Negli anni precedenti il titolo è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017; Palermo nel 2018.

Mentre invece Parma sarà la Capitale italiana della Cultura per il 2020, con un intenso calendario di eventi che partirà il prossimo 12 gennaio con l’apertura ufficiale alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il sindaco della città, Giovanni Macrì, in merito ha così dichiarato «È un’occasione che abbiamo colto al volo, non è una candidatura velleitaria, ma ottimistica. Sicuramente è positivo il fatto che il nome della città sia apparso su tutti i media. Noi degnamente rappresentiamo la Calabria. Tropea ha una grande storia, non è solo mare, e questa è un’occasione per farla conoscere all’Italia e al mondo. È anche un’occasione per il gruppo di lavoro che sta preparando il dossier relativo ed anche per tutti coloro che non conoscono a fondo la bella storia della nostra città. Noi non perdiamo nulla; le opportunità che ci vengono rappresentate dal Governo o dalla Regione non ce le lasciamo scappare».

Le città coinvolte sono in tutto 44, regione per regione le candidature sono: in Abruzzo l’Aquila; in Basilicata Venosa; per la Calabria Tropea. Per la Campania, Capaccio Paestum, Castellammare di Stabia, Giffoni Valle Piana, Padula, Procida, Teggiano. Per l’Emilia Romagna Ferrara, l’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, l’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese. E ancora, in Friuli Venezia Giulia Pordenone, in Lazio Arpino e Cerveteri, in Liguria Genova e in Lombardia Vigevano. Nelle Marche Ancona, Ascoli Piceno, Fano; in Molise Isernia; mentre in Piemonte si candida Verbania. Candidate in Puglia Bari, Barletta, Molfetta, San Severo, Taranto, Trani, l’Unione Comuni Grecia Salentina. In Toscana Arezzo, Livorno, Pisa, Volterra. In Sardegna Carbonia e San Sperate. In Sicilia Catania, Modica, Palma di Montechiaro, Scicli e Trapani; infine in Veneto in lizza Belluno, Feltre, Pieve di Soligo, Verona.

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