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Giampiero Mughini

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Giampiero Mughini legge un post di Vittorio Feltri e gli risponde su Dagospia. Il grande direttore è sprezzante rispetto al grido di dolore che si leva da ogni angolo di mondo per il trasloco di Fabio Fazio nel canale Discovery. Non si sente toccato da cotanta tragedia della sottocultura mediatica perché pur avendo scritto decine di libri non c’è stata una volta che il guru buonista l’abbia mai invitato «a sederglisi accanto». Volendo bene a Feltri, Mughini – garbatamente – spiega perché non è d’accordo con lui: «Il fatto è di una semplicità elementare. Fabio s’è scelto un pubblico all’opposto di quello che s’è scelto Vittorio. Dov’è il problema?». Forse il problema è nell’altra semplicità elementare e cioè che Fazio – e il suo “Che tempo che fa” – era comunque in una rete del servizio pubblico pagato dai contribuenti di un indistinto pubblico.


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