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Non so quante puntate ci riserverà ancora la telenovela sulle manette agli evasori, contante, commissioni bancarie. Il mitico Pos: quello che non mi funziona, non ho la linea telefonica; oppure la macchinetta è muta ne ho ordinata un’altra, qui se vuole a cento metri c’è un bancomat. Lasciamo perdere che continuiamo a fare deficit e che il debito pubblico non scende, bazzecole. Tutti, ma proprio tutti, dicono la loro, Di Maio e Renzi titillano i loro elettori, non so soprattutto il primo se li perde o li guadagna. Ovviamente tutti straparlano non su deficit e debito ma su evasione fiscale, elusione, e affini. Senza che nessuno di questi si prenda la briga di ricordare che i risultati (veri) si sono visti, eccome, con la fatturazione elettronica, fatta da altri in altri tempi, e che i provvedimenti annunciati sono già slittati. Abbiamo scherzato, insomma.

Si cominci a parlare seriamente di sviluppo, di operazione verità sulla distribuzione territoriale della spesa pubblica, di crescita e della sua priorità dimenticata che è il Mezzogiorno. Il Governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, dice al nostro giornale che “le regioni del Sud sono state depauperate di gran parte delle risorse statali. Fu Tremonti, dal 2010, a finanziare la cassa integrazione delle imprese in crisi del nord con i fondi destinati alle regioni del sud. Una politica purtroppo proseguita anche con i governi di centrosinistra. Di fatto, veniamo da un decennio in cui gli stanziamenti per il Mezzogiorno si sono ridotti all’osso…”. Va a suo onore il coraggio di queste affermazioni che hanno il pregio di parlare il linguaggio della verità.

Davanti alla Presidente della Commissione Finanze, Carla Ruocco, sentite che cosa dice Giampaolo Arachi, persona competente a capo della Commissione per i Fabbisogni standard: “Finora le cose sono state fatte male… è opportuno riportare Imu e Tasi nella componente perequativa e portare la perequazione al 100% questo eviterebbe le distorsioni”. Parole sante che raccontano la storia di Comuni ricchi che trattengono ciò che non è loro e di Comuni poveri che non hanno la perequazione dovuta ma nemmeno una mancia per avviare qualche forma minima di servizio pubblico di asilo nido. Egoismi pericolosi.

LA VERSIONE INTEGRALE DELL’EDITORIALE DEL DIRETTORE ROBERTO NAPOLETANO SULL’EDIZIONE CARTACEA DI OGGI DEL QUOTIDIANO DEL SUD L’ALTRAVOCE DELL’ITALIA


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