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Una fiala di vaccino

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POTENZA – La notte bianca del vaccino anti covid 19 a Matera.
E’ questa l’ultima trovata del governatore Vito Bardi per rilanciare la campagna di immunizzazione in Basilicata, che ieri ha fatto segnare il sorpasso della soglia delle 200.000 somministrazioni e del 10% della popolazione, quasi tutti anziani con più di 80 anni, che hanno già ricevuto anche la seconda dose di vaccino.

L’annuncio dell’“Astranight”, questo il nome scelto per l’iniziativa, è arrivato nel pomeriggio.
In una nota diffusa dall’ufficio stampa della Regione Bardi ha ricordato il «il successo organizzativo» del «modello Basilicata» inaugurato con la tre giorni di vaccinazioni senza prenotazione di metà aprile, riservate ai cittadini tra i 60 e i 79 anni. Quindi ha spiegato che sabato 8 maggio, nella tensostruttura allestita affianco all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, «dalle ore 22.00 alle ore 06.00 del mattino (…) verranno vaccinate solo con AstraZeneca 750 persone (munite di numerino da prendere all’ingresso della tenda) che rientrano nella fascia d’età 60-79 anni».

«Saranno inoltre vaccinati prioritariamente – ha aggiunto il governatore – anche ipoacusici, sordomuti, ciechi civili, autistici, sempre nella medesima fascia d’età».
Nella nota diffusa dal governatore si spiega che l’accesso avverrà «tramite numerazione, fino a un massimo di 750 accessi». Inoltre si evidenzia che la realizzazione dell’«evento» sarà possibile grazie al lavoro del commissario straordinario dell’Asm, Sabrina Pulvirenti, e «alla disponibilità che hanno dato medici, infermieri e personale amministrativo di vaccinare ad un orario insolito».

Nemmeno una parola, invece, per spiegare il motivo dell’esclusione di Potenza dall’iniziativa. Ma ormai le tensioni tra i vertici della Regione e quelli dell’Azienda sanitaria potentina sono risapute. Peraltro proprio in seguito alla tre giorni di vaccinazioni senza prenotazione di aprile, quando le immagini della ressa davanti al punto di somministrazione del capoluogo fecero il giro d’Italia.

E’ stato allora, infatti, che il governatore ha chiesto al direttore generale dell’Asp, Lorenzo Bochicchio, di farsi da parte. Solo che a distanza di tre settimane le dimissioni richieste non sono arrivate, e a difesa dell’ultimo dg nominato dalla precedente amministrazione di centrosinistra si è compattato un fronte capace di fare proseliti anche tra gli scontenti della maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale.

Bardi, dalla sua bacheca Facebook, ha voluto replicare anche alle segnalazioni di alcuni medici di famiglia che nei giorni scorsi non avevano ricevuto le dosi di vaccino previste per le somministrazioni tra i loro assistiti.

A loro Bardi ha confermato che dall’inizio della settimana le consegne sono tornate regolari. Ma ha anche comunicato da lunedì prossimo «tale dotazione (…) sarà drasticamente ridotta, causa l’esaurimento delle dosi».

Quelle restanti – pertanto – saranno utilizzate «per le seconde dosi già previste e per garantire le vaccinazioni prenotate sulla piattaforma Poste presso i punti vaccinali di tutta la Regione Basilicata».
Il governatore ha voluto ricordare ai medici di famiglia, poi, che nei prossimi giorni potranno essere vaccinati «solo i propri assistiti presso il proprio studio o anche presso locali messi a disposizione dai sindaci».

«Tali locali messi a disposizione dai sindaci – ha proseguito il presidente della Regione – non sono dei punti vaccinali, (…) non è dunque possibile effettuare alcuna prenotazione e (…) i medici di famiglia procederanno con la vaccinazione seguendo le classi di età, partendo dai 79 anni a scendere».
Intanto, sul fronte dei contagi, l’ultimo bolletino pubblicato dall’unità di crisi anti virus della Regione ha fatto registrare numeri in calo in maniera significativa: con 1.453 tamponi molecolari proseccati e solo 72nuovi contagi tra residenti in regione.

Nelle ultime 24 ore la task force regionale ha però registrato ulteriori due decessi (1 residente a Melfi e 1 a Sant’Arcangelo), che hanno portato il totale delle vittime lucane salito quindi a 522.
Con 78 nuove guarigioni, quindi, il numero dei lucani attualmente positivi è sceso sotto quota 6.000, fermandosi a 5.999 per la precisione.

Di questi sono 172 i ricoverati negli ospedali lucani, ma solo 9 risultato sottoposti alle cure più invasive della terapia intensiva: 4 all’ospedale San Carlo di Potenza e 5 al Madonna delle Grazie di Matera.

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