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Il blitz per la cattura dei latitanti nella frazione Conidoni di Briatico

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VIBO VALENTIA – Il blitz che ha portato, ieri sera, 14 dicembre, all’arresto dei latitanti sfuggiti all’operazione Rinascita-Scott, Salvatore Morelli e Domenico Tomaino, ha visto l’arresto di una terza persona per favoreggiamento.

Si tratta di una donna, A.C., che avrebbe messo l’abitazione di Conidoni, frazione di Briatico, a disposizione dei due giovani ritenuti dagli investigatori esponenti delle leve del crimine vibonese. I due al momento dell’irruzione dei carabinieri di Vibo e dello Squadrone Cacciatori sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro erano intenti a cenare e non hanno avuto neanche il tempo di capire cosa stesse accadendo.

Da quanto si apprende all’interno dell’abitazione sarebbero state trovate anche delle pistole finite ovviamente sotto sequestro per ulteriori accertamenti. Morelli e Tomaino, super ricercati dalla notte del 19 dicembre del 2019 quando è scattato il maxi blitz “Rinascita Scott”, sono stati quindi portati al Comando provinciale dei carabinieri di Vibo e da qui, completate tutte le formalità di rito, trasferiti nelle celle della casa circondariale di Vibo.

Assistiti dagli avvocati Giuseppe Di Renzo, Giovanni Vecchio e Francesco Muzzopappa, nelle prossime ore saranno sottoposto all’interrogatorio di garanzia. I due sono imputati nel maxiprocesso in corso nell’aula bunker di Lamezia Terme, che si sta celebrando dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia, per associazione mafiosa ed estorsione. Erano sfuggiti alla cattura del blitz del 19 dicembre del 2019. Attualmente restano due i soggetti ancora latitanti: Pasquale Bonavota, ritenuto dagli investigatori il reggente dell’omonima cosca di Sant’Onofrio, e Domenico Cugliari, suo presunto sodale.

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